Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 409 Il copione dello Spirito Santo ci mostra che la nostra decisione in favore dell’ego è sbagliata

 

D # 409: Comprendo come si svolge il copione dell’ego e comprendo che il copione di correzione dello Spirito Santo si svolge simultaneamente. Possiamo scegliere il copione dello Spirito Santo in qualsiasi momento. L’essenza del copione di correzione dello Spirito Santo è che ci mostra che la decisione che abbiamo preso in favore dell’ego è sbagliata? E’ questo il modo in cui disfa l’ego?

 

R: Sì, il copione di correzione dello Spirito Santo ci mostra che la nostra decisione in favore dell’ego è semplicemente uno sciocco, ridicolo errore e non ha avuto alcun effetto su ciò che è reale, lo spirito. Il principio di Espiazione – altra parola per sta per correzione dello Spirito Santo – dice semplicemente che la separazione non è mai avvenuta (T.6.II.10:7,8; M.2.2:2,3,4,5,6,7,8). L’Espiazione non fa nulla, ma disfa la nostra errata credenza nel sistema di pensiero egoico di peccato, colpa e paura.

E fino a quando è troppo spaventoso abbracciare il pensiero che la separazione e la nostra individualità – e da qui il sé che pensiamo di essere – sono tutte illusioni, la nostra mente può tradurre questo gentile principio in una forma – come Un corso in miracoli – che possiamo accettare e comprendere.

Tuttavia, praticando col tempo la correzione, scopriremo sempre più di fare esperienza di una certa leggerezza di cuore, dato che diventiamo sempre più grati di imparare che ci siamo sbagliati in merito a peccato, colpa e paura.

Un delizioso passaggio del libro degli esercizi che descrive il processo della salvezza – ancora un altro termine per descrivere la correzione – lo esprime chiaramente:

“Questo è il modo in cui opera la salvezza. Quando ti fai da parte la luce in te si fa avanti e abbraccia il mondo. Essa non annuncia la fine del peccato tramite punizione e morte. Il peccato svanisce nella leggerezza e nella risata, perché viene vista la sua strana assurdità. È un pensiero stupido, un sogno sciocco, che non fa paura, ridicolo forse, ma chi sprecherebbe un istante nell’avvicinarsi a Dio Stesso per un capriccio così insensato?” (L.156.6).