Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 494 Dove va la mente quando il corpo muore?

 

D #494: Dove vanno i fratelli che attraverso la morte smettono di identificarsi con il corpo, prima di ritornare di nuovo e così avere l’opportunità di scegliere correttamente? 

 

R: L’apparente morte del corpo non significa necessariamente che qualcuno abbia scelto di non identificarsi con esso. È solo quando la mente sceglie di identificarsi pienamente con la verità di chi siamo in quanto innocente Figlio di Dio che l’identificazione con il corpo verrà messa da parte: "Quando il tuo corpo, il tuo ego e i tuoi sogni saranno svaniti, saprai di essere eterno. Forse pensi che questo si compia per mezzo della morte, ma nulla si compie per mezzo della morte, perché la morte non è niente. Tutto si compie per mezzo della vita, e la vita è della mente e nella mente" (T.6.V.A.1:1,2,3).

Siccome non è nel corpo, la mente non va da nessuna parte quando il corpo muore. La parte della mente che si era identificata con un particolare corpo per un certo periodo di tempo, continua nel suo “stato mentale” che ovviamente non è un luogo. La mente non ha bisogno di un corpo per scegliere correttamente. Infatti, se davvero sceglie correttamente non ha per niente bisogno di un corpo, in quanto scegliere di identificarsi con il corpo è in primo luogo una scelta sbagliata.

Uno degli obiettivi importanti di Un Corso in Miracoli è insegnarci che noi siamo menti, non corpi. La mente è dove avviene tutta l’azione; e la sola "azione" è scegliere. Siccome la mente non ha bisogno di un corpo per scegliere, non c’è alcun cambiamento nell’attività della mente quando il corpo “muore”. Il corpo è semplicemente l’effetto apparente della scelta sbagliata della mente di credere che il pensiero di separazione sia reale. Il corpo non fa nulla. "Il corpo non muore più di quanto non possa sentire. Non fa nulla…Non è niente" (T.19.IV.C.5:2,3,5).

Per maggiori informazioni su questo argomento, fai riferimento alla Domanda #68.