Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 614 La mascolinità e la spiritualità si escludono a vicenda?

 

D # 614: Sono uno studente di Un corso in miracoli da circa 10 anni. Un uomo compromette la sua mascolinità se onora, o si arrende alla spiritualità dell’Universo? Un uomo può essere un uomo nel mondo con la Spiritualità come sua guida anziché l’ego maschile? Recentemente sono venuto a patti con ciò che la maggior parte della gente pensa quando pensano alla mia personalità … Il Sig. Brava Persona…troppo brava. Devo ammettere che il crescere in una famiglia con una mamma dominante ed un padre che la calmava non ha portato in primo piano forti tratti mascolini. Ora, tuttavia, sto tentando di recuperare la mia mascolinità con la speranza che questo non significhi che devo abbandonare il progresso spirituale che ho fatto durante lo studio del Corso. Sento che un uomo può essere un uomo nel mondo e tuttavia onorare l’amore interiore ed esprimerlo in modo mascolino!

 

R: Per rispondere alla tua domanda può essere utile prima chiarire che non è parte dell’insegnamento e della pratica del Corso arrenderci all’Universo, a Dio, allo Spirito Santo, a Gesù o a chiunque altro. Di fatto la parola arrendersi non è mai utilizzata nel Corso poiché implica sottomissione della propria volontà a quella di un altro, come se fossero diverse e in conflitto. Il Corso insegna che la nostra volontà e quella di Dio sono una e che non sono in conflitto (L.pI.74.1,2,3,4), sebbene lo abbiamo dimenticato ed abbiamo fatto una volontà illusoria che sembra opporsi alla Volontà di Dio (T.IV.6:1,2,3,4,5,6,7,8).

L’ego vorrebbe che credessimo che Dio richieda resa, perché questo significherebbe che l’ego è reale e vivo. Il processo del Corso invece è lasciar andare le nostre interpretazioni e i nostri giudizi alla luce del vero perdono, dove si può facilmente riconoscere che sono senza significato.

Il Corso non avrebbe nulla di specifico da dire sul dover o meno tentare di recuperare la tua mascolinità e diventare più assertivo nelle tue relazioni con gli altri, ma non c’è ragione per cui quegli sforzi debbano essere incompatibili con gli insegnamenti del Corso. È certamente possibile imparare a prendere posizione su varie tematiche e problematiche nella vita e stabilire dei limiti senza attaccare gli altri. Il Corso di fatto potrebbe essere molto utile nel sostenerti a farlo in un modo non giudicante e accettabile sia per te stesso che per gli altri.

La sfida sarebbe non applicare l’assertività che stai sviluppando in un modo rigido, vincolato da regole, perché allora scambieresti soltanto un insieme di restrizioni auto imposte con un altro.

Potresti invece identificare qualsiasi pensiero di paura o colpa, come anche qualsiasi investimento che puoi avere associato a particolari azioni e risultati che ti preoccupano. Se puoi portare quei giudizi allo Spirito Santo e lasciarli andare, allora sarai in grado di agire sia con fiducia sia con gentilezza, perché il tuo ego non sarà la fonte delle tue decisioni.

Il Corso può anche gettare un po’ di luce sul perché finora tu abbia adottato nella tua vita il ruolo del “Sig. Brava Persona”, che essenzialmente non ha nulla a che fare con le dinamiche della tua famiglia quando stavi crescendo.

È semplicemente una variante di ciò che il Corso definisce “faccia di innocenza” (T.31.V.2), il tentativo che l’ego fa di presentare al mondo una faccia senza colpa e non minacciosa per tenere nascosto ciò che in realtà tutti noi crediamo di noi stessi: che siamo gli assassini colpevoli che hanno distrutto l’amore. Ora anche quel segreto colpevole non è vero, ma è ciò che crediamo di noi stessi, coperto da tutte le nostre difese. Fino a quando non saremo in grado di guardare direttamente l’auto accusa con la presenza amorevole e non giudicante di Gesù o dello Spirito Santo al nostro fianco e non la lasceremo andare, essa funzionerà a livello inconscio per sabotare tutte le nostre relazioni, indipendentemente da quanto possano sembrare buone ed oneste le nostre intenzioni. Man mano che la tua mente sarà guarita, tuttavia, troverai che “la forza della dolcezza” (M.4.IV.2) sarà sempre più accessibile per te in tutte le tue interazioni con gli altri.