Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 908 Come possiamo evitare di essere parte dei pensieri negativi di un’altra persona?

 

D #908: Come possiamo smettere di diventare parte dei pensieri negativi di un’altra persona? Per esempio, talvolta vedo qualcuno e vengo sommerso da nervosismo e dalla incapacità di parlare in un modo normale. Sono sicuro che alcune persone usano la propria mente per creare negatività, proprio come faccio io per creare effetti positivi. Non ce l’ho con loro, sebbene io cerchi di fare del mio meglio per mostrare loro che non sono intenzionalmente questa negatività, così che, si spera, possano provare meno colpa.

 

R: La colpa nella nostra mente ci lascia sempre con la sensazione che ci accadranno cose brutte, e così certe sensazioni scateneranno una reazione come quella che descrivi. Se la tua mente fosse guarita dalla sua colpa, allora indipendentemente da quanto forte possa essere la negatività dell’altra persona, essa non potrebbe mai aver alcun effetto su di te. La tua pace interiore – che è nascosta dalla colpa – non sarebbe in alcun modo disturbata. Mettendoci dalla parte del sistema di pensiero dell’ego di peccato, colpa e paura, ci rendiamo vulnerabili – ci rendiamo senza mente, che è l’obiettivo dell’ego. Allora penseremo di essere alla mercé di persone e di forze al di là del nostro controllo, dimenticando completamente – e intenzionalmente – che è stata una nostra decisione che ci ha condotto a concepirci in tal modo.

C’è un’utile discussione su questo errore nella sezione del testo di Un Corso in Miracoli intitolata “La responsabilità della vista” (T.21.II). Qui Gesù ci aiuta a renderci conto che siamo responsabili per come interpretiamo gli eventi e le situazioni esterni, e questo significa che non dobbiamo vederci come delle vittime. Non siamo noi la causa del cattivo comportamento degli altri, né causiamo le catastrofi, ma siamo responsabili per il modo in cui reagiamo a questi eventi esterni. Ecco perché le prime lezioni nel libro degli esercizi si concentrano così tanto sull’addestrarci a riconoscere che l’esterno e l’interno sono la stessa cosa. Le nostre reazioni provengono sempre da una decisione precedente che abbiamo preso nella nostra mente di sostenere il sistema di pensiero della colpa o il sistema di pensiero dell’assenza di colpa. Gesù ci chiede di permettergli di aiutarci a guardare la nostra colpa per poi lasciarla andare. Ciò che le altre persone fanno o pensano, allora, non avrà alcun effetto sul nostro stato mentale. Nella lezione 70, “La mia salvezza viene da me”, Gesù riassume questo dicendo: “Il costo apparente dell'accettare l'idea di oggi è il seguente: significa che nulla al di fuori di te può salvarti; nulla al di fuori di te può darti la pace. Ma significa anche che nulla al di fuori di te può ferirti, o disturbare la tua pace o turbarti in qualsiasi modo” (L.pI.70.2:1,2).