Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 927 Le esperienze della Kundalini sono dell’ego?

 

D # 927 Mi sto ponendo domande in merito a delle esperienze con l’energia della Kundalini in relazione a Un corso in miracoli. Ho fatto queste esperienze e le ho trovate in opposizione alle direttive del Corso. Questo mi ha portato a credere che la Kundalini è dell’ego.

 

R: Un corso in miracoli ci dice che l’intero mondo è falsa percezione (L.pII.3.1:1) ed è stato fatto come un attacco a Dio (L.pII.3.2:1). La fonte di questa falsa percezione e attacco è dell’ego. Pertanto, tutto ciò che sembra essere in questo mondo è basato sull’ego. Questo include il nostro corpo e tutte le cose che sembra pensare, provare e fare.

Così hai ragione nel dire che le esperienze dell’energia Kundalini sono dell’ego. Ma questo non le rende differenti da qualsiasi altra cosa che il corpo sembra fare, compreso respirare, mangiare e dormire. In questo mondo di sogno che pensiamo di abitare, il corpo è il simbolo primario del pensiero dell’ego secondo cui possiamo essere separati da Dio. Quando ascoltiamo l’ego, tutto ciò che il corpo fa simboleggia la credenza dell’ego secondo cui, non solo siamo separati da Dio, ma abbiamo bisogno di qualcosa di più dell’amore di Dio a sostenerci. E naturalmente, in quanto corpi, abbiamo molti bisogni.

Siccome siamo completamente convinti di essere dei corpi, il Corso non ci chiede di negare nessuna delle nostre esperienze corporee. Né Gesù vuole che ci sentiamo in colpa per quello che il nostro corpo fa. Al contrario, egli cerca di insegnarci che non dobbiamo continuare a guardare questo mondo attraverso gli occhi spaventati, colpevoli e malvagi dell’ego. Egli vuole che noi si sappia che possiamo lasciar andare la mano afferrante ed artigliata dell’ego e rivolgerci invece allo Spirito Santo come nostro gentile Insegnante interno.

Quando lo facciamo, lo Spirito Santo darà a tutto quello che facciamo uno scopo differente. Il Corso spiega: “L’ego ha fatto il mondo … ma lo Spirito Santo, colui che reinterpreta ciò che l’ego ha fatto, vede il mondo come strumento d’insegnamento per riportarti a casa” (T.5.III.11:1).

Come studenti del Corso, dunque, il nostro solo lavoro è quello di cambiare il nostro insegnante interno. Con tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo, dobbiamo chiedere a cosa serve (T.24.VII.6:1). O, più precisamente, dobbiamo incominciare con la premessa che è nato dal desiderio dell’ego in favore dell’attacco e della separazione e chiedere allo Spirito Santo di trasformarne lo scopo in favore del perdono e del ricordare l’Amore di Dio.

La parte delicata è che, mentre possiamo essere certi che questo ci porterà ad un cambiamento interno, non possiamo essere giudici riguardo a cosa questo assomiglierà o dovrebbe assomigliare esteriormente. In altre parole, noi non sappiamo cosa l’amore ci porterà a dire o a fare. L’amore potrà assomigliare all’esperienza dell’energia kundalini. Oppure potrà assomigliare a lasciar andare la lotta in favore delle esperienze della kundalini.

Ricorda che il Corso non riguarda il comportamento. Questo perché dalla prospettiva di Gesù il comportamento è totalmente irrilevante. Egli sa che in sé e di per sé il comportamento non ha alcun significato. Quindi la sua attenzione è verso la mente che dà alle nostre azioni tutto il significato che hanno per noi.

Gesù vuole che sappiamo che senza l’aiuto dello Spirito Santo non possiamo giudicare nulla di ciò che il corpo fa perché non sappiamo nemmeno cosa sia meglio per noi (L.pI.24). Quando riconosciamo ciò, apriamo la porta perché lo Spirito Santo ci diriga. Egli ci insegnerà allora che siccome abbiamo scelto il significato di tutto ciò che il corpo fa, possiamo scegliere di nuovo. Egli ci mostrerà come, cambiando la nostra mente, tutte le cose che abbiamo fatto per mantenerci radicati in questo mondo possono diventare gioiosi promemoria della nostra vera casa in Cielo.