Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 973 Cosa si intende per “esperienza universale”?

 

D # 973: Leggo Un Corso in Miracoli da più di vent’anni e non ho mai sperimentato direttamente lo Spirito Santo o Gesù. Non ho mai avuto alcuna visione o udito alcuna voce. L’unico momento in cui faccio una qualsiasi esperienza di Gesù o dello Spirito Santo è quando leggo le parole di UCIM. L’Introduzione alla chiarificazione dei termini alla fine del manuale dice: “Una teologia universale è impossibile, ma un’esperienza universale non è solamente possibile, ma necessaria” (C.in.2:5). Sento di essere focalizzato su ciò che non sto provando come il non essere arrabbiato, impaurito o colpevole. Riconosco di non utilizzare il sistema di pensiero dell’ego per giudicare o valutare alcunché di questo mondo. Potreste spiegare cosa si intende per esperienza universale?

 

R: L’esperienza universale a cui Gesù fa riferimento è che tutti in qualche modo sperimenteranno che Dio li ama e non li ha mai condannati. In un punto precedente del manuale lo esprime in questo modo: “Il Figlio di Dio è senza colpa, e nella sua innocenza sta la sua salvezza” (M.1.3:5). A causa di tutte le differenze culturali, linguistiche ed altre ancora, tra le persone e le nazioni del mondo, è improbabile che ci possa mai essere un’espressione teologica di questo che possa essere accettata da tutti, ma Gesù ci dice che alla fine questo non ha importanza. Quello che importa è sperimentare in qualunque modo possibile la nostra innocenza agli occhi di Dio e che questa innocenza si estende a tutti, senza eccezioni. Questo non deve necessariamente essere sperimentato come una visione o una voce; potrebbe semplicemente essere una consapevolezza o una sensazione. Ma Gesù ci insegna che non dovremmo cercare di sforzarci ad avere tale esperienza. Ci insegna, piuttosto, a riconoscere il nostro impegno in favore dell’esatto opposto – il nostro investimento nascosto nel vedere noi stessi e/o gli altri come peccatori, che sta alla base della nostra colpa, paura e rabbia. Questo investimento – proveniente dalla nostra identificazione con l’ego – è è l’interferenza ad essere consapevoli dell’eterna innocenza e quindi il focus degli insegnamenti e degli esercizi del Corso è sul perdono. Per gli studenti che hanno accettato Un Corso in Miracoli come proprio cammino, la pratica del perdono è ciò che porterà all’esperienza universale di amore. Tutti alla fine arriveranno nello stesso luogo, ma i mezzi e i percorsi potrebbero essere tutti differenti.