Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 996 Perché Gesù ha detto che noi faremo cose anche più grandi di quelle che ha fatto lui?

 

D #996: Data la distinzione che Un corso in miracoli fa tra forma e contenuto, mi sembra che le parole di Gesù [che noi faremo (potremo fare) “cose anche più grandi” di quelle che ha fatto lui] si riferiscono al contenuto e non alla forma (es. muovere montagne, camminare sull’acqua, resuscitare i morti). Ma quando penso e ripenso alle sue parole nel contesto del contenuto mi chiedo cosa siano le “grandi cose”.

 

R: Nella Bibbia Gesù si dice abbia fatto questa affermazione, sebbene studiosi delle scritture non abbiano trovato dati storici a sostegno della maggior parte dei detti Biblici di Gesù, né dei miracoli che si dice abbia compiuto. Se disse o fece le cose che sono riportate nei Vangeli, hai ragione nel distinguere la forma e il contenuto. Sia come personaggio storico che come autore del Corso, Gesù è un simbolo della parte della mente che sceglie l’Amore di Dio anziché l’ego. Egli non si identifica con il corpo e pertanto non farebbe mai riferimento alla forma. Nel Corso Gesù non fa alcuna affermazione in merito al nostro fare cose più grandi di quelle fatte da lui. Di fatto, ogni riferimento alla nostra relazione con cui, e gli uni con gli altri, parla solo di eguaglianza della Figliolanza (es. T.8.IV.6, T.1.II.3, T.5.II.9, T.6.I.5). Non c’è nulla di più grande dell’accettare l’Espiazione per se stessi proprio come ha fatto lui. La perfetta uguaglianza della Figliolanza riflette l’insegnamento non dualistico del Corso secondo cui c’è un solo Figlio in unione con il Padre. Eguaglianza e identicità, quindi, sono concetti molto importanti nel piano di studi dello Spirito Santo. Essi sono correzioni dell’uso che l’ego fa di differenza, ineguaglianza e confronto per stabilire e mantenere il credere nella separazione.

Gesù chiede che noi si faccia la stessa scelta che ha fatto lui: ascoltare solo la Voce che parla per Dio. Egli ci dice: “Ti ho assicurato che la Mente che ha deciso per me è anche in te, e che puoi permetterle di cambiarti così come ha cambiato me” (T.5.II.10:1). Non c’è una reale differenza tra lui e noi. C’è solo una differenza nella nostra esperienza mentre continuiamo a scegliere la separazione. Quando la mente sceglie lo Spirito Santo, Che rappresenta il ricordo dell’Amore di Dio, non ci sono confronti, nessun grado maggiore o minore. La scelta è sempre completa nell’istante in cui viene fatta, ed è la stessa per tutti. E’ la stessa e la sola scelta che ha fatto Gesù. Come ci viene detto nel libro egli esercizi: “L’Amore non fa paragoni” (L.pI.195.4:2). Stiamo imparando a fare dell’amore la sola scelta che facciamo vedendo come è doloroso scegliere l’ego. Quando saremo pronti faremo una scelta finale in favore di Dio, la più grande e la sola vera cosa che possiamo fare.