Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1015 Qual è la differenza tra resistenza e non disponibilità?

 

D #1015: Qual è la differenza tra guardare la resistenza e non combatterla e essere “non disponibili”? Sono un po’ confuso. Dovrei guardare la resistenza nel fare una lezione e non fare nulla, oppure vedere che non sono disponibile e superare la non disponibilità? Trovo che a volte faccio resistenza nel praticare la lezione perché sono in qualcosa d’altro. Riconosco che sto facendo resistenza, ma poi, di nuovo, non sono disponibile?

 

R: Per tutti gli scopi pratici, la resistenza e la non disponibilità sono la stessa cosa: mantengono al suo posto il sistema di pensiero dell’ego ed impediscono alla mente di scegliere lo Spirito Santo. La cosa importante è essere consapevoli della resistenza/non disponibilità e riconoscere la soggiacente paura dell’amore, senza giudicarti per questo. Conoscendo le profondità della nostra paura, Gesù prevede la nostra resistenza nelle istruzioni che offre nell’Introduzione al libro degli esercizi: “Ad alcune di esse [le idee] opporrai attiva resistenza. Niente di tutto ciò ha importanza, né ridurrà la loro efficacia. … quali che siano le tue reazioni ad esse, usale. Non viene richiesto nulla più di questo” (L.in.9:2,3,4,5). Implicito in questo passaggio è il messaggio che non dovremmo essere sorpresi dalla resistenza, non combattere contro di essa, non giudicarla, ma semplicemente fare pratica secondo le istruzioni. Saltare una pratica è semplicemente sprecare tempo, ritardare il ritorno alla consapevolezza della presenza dell’amore (T.in.1:7). Siccome il tempo è stato fatto come tattica per ritardare, abbiamo tanto tempo quanto scegliamo di averne. Come ci dice Gesù nel Manuale: “…è solo questione di tempo. Alla fine tutti risponderanno [alla chiamata di accettare l’Espiazione]…” (M.1.2:8,9).

Quando ci convinciamo tramite la nostra esperienza che è estremamente doloroso resistere all’amore, gradualmente cesseremo di fare resistenza. La disponibilità e la motivazione sostituiranno allora la resistenza/non disponibilità. Incominceremo ad abbandonare il dolore (l’ego) e ad accettare la pace (lo Spirito Santo). Nel frattempo, la sola cosa da fare con la resistenza o la non disponibilità è non negarla o combatterla, ma aspettare con la pazienza di chi sa che il risultato è certo (Vedi T.4.II.5)