Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 590 Cosa devo fare per affidare a Dio la ricerca di un lavoro?

 

D # 590: Dopo diversi mesi di insuccessi mi sono arreso a Dio riguardo alla mia ricerca di un lavoro, e ho chiesto invece la pace. Tuttavia mi sento molto attaccato dall’ego che mi dice continuamente che non sono in grado di trovarmi un lavoro e ho paura. Ho anche chiesto allo Spirito Santo che mi aiuti a vedere questa situazione in modo diverso. C’è qualcos’altro che dovrei fare? Comprendo che Dio ha bisogno che io superi la paura perché possa avvenire un miracolo. E’ così?

 

R: Hai parzialmente ragione, ma vediamo se possiamo aiutarti a chiarire un po’ meglio questo processo. Non dici cosa intendi con l’arrenderti a Dio riguardo alla ricerca di un lavoro ma, strettamente parlando, l’idea di resa non è un concetto di Un Corso in Miracoli. Questa parola non viene usata da nessuna parte nel Corso perché implica una battaglia nella quale alla fine noi permettiamo alla nostra volontà di essere soggiogata dal volere di un’autorità superiore. Al contrario il Corso ci conduce a riconoscere che la nostra volontà separata è un’illusione e la nostra vera volontà è la stessa Volontà di Dio (T.2.VI.6:4; L.pl.74). Semplicemente non ci crediamo ancora.

Nei termini del Corso un modo più utile di pensare a ciò che hai descritto è che tu hai deciso di dimetterti dal ruolo di insegnante di te stesso (T.12.V.8:3), il che significa anche che sei disposto a non farti più guidare dall’ego, accettando invece la guida della parte della tua mente - lo Spirito Santo - che sa che trovare un lavoro non è il vero problema. Forse ancora non credi che sia così, e il fatto di sentirti ancora attaccato dal tuo ego riguardo al tuo valore significa che le tue dimissioni non sono ancora complete. Del resto questo è un processo, quindi non dovrebbe sorprendere.

Riguardo a cos’altro potresti fare, la tua parte è semplicemente continuare ad essere consapevole di ogni volta che il tuo ego cerca di ritornare alla carica per prendere il controllo - in quanto può sembrare che la sua voce sovrasti la Voce in favore della pace. Ciò significa riconoscere tutti i sentimenti di ansia, apprensione, rabbia e preoccupazione che sembrano derivare dall’incapacità di trovare un lavoro, mentre in realtà provengono dal non riuscire a portare avanti l’unico compito che ci è stato assegnato in questo mondo: il perdono. E ciò significa che stiamo prendendo seriamente noi stessi e i nostri pensieri di attacco, qualunque forma assumano, contro chiunque siano diretti, inclusi noi stessi. E questa è la vera causa della nostra paura, in quanto anticipiamo inconsciamente la rappresaglia, da parte di Dio, per quei pensieri di attacco. Così il portarli alla nostra consapevolezza cosciente ci permette di guardarli e di guardare la loro fonte - l’ego- e con l’aiuto dello Spirito Santo ricacciarli via nel nulla che è la loro fonte.

E questo è il miracolo. Come vedi non ha niente a che fare con il trovare un lavoro. Ovviamente, in termini pratici, noi tutti abbiamo bisogno di mezzi di sostentamento per noi stessi per poter soddisfare i nostri bisogni fisici, corporali mentre crediamo di essere qui. Ma questo processo non deve essere caricato di paura. La paura, ancora una volta, è sempre e soltanto un’indicazione che abbiamo dato le spalle allo Spirito Santo e abbiamo di nuovo lasciato questo processo in mano al nostro ego. Non appena ci rendiamo conto di ciò che abbiamo fatto possiamo cambiare la nostra mente cambiando ancora una volta il nostro insegnante.