Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 273 Lucifero è un simbolo della separazione?

 

D # 273: Nella Bibbia si parla di Lucifero, l’angelo caduto. Questa è una espressione simbolica della nostra separazione da Dio? Quando la Bibbia parla di inferno, è anche questa un’altra espressione simbolica della nostra vita in questo incubo sulla terra che pensiamo sia reale?

 

R: Né la Bibbia né la tradizione Cristiana si riferiscono a Lucifero o all’inferno come a dei simboli. In termini biblici Lucifero era il capo degli angeli che ha rifiutato la sottomissione a Dio, e l’inferno viene visto come un vero luogo di punizione dove coloro che rifiutano Dio sono condannati ad un’eternità di assenza di Dio.

L’insegnamento della Bibbia si basa su credenze che non sono simili ai principi di Un corso in miracoli. Dal momento che il Corso insegna che la separazione non è mai accaduta in realtà (T.6.II.10), ne consegue che non può avere alcuna espressione simbolica. La separazione è un pensiero nella mente della Figliolanza relativo a qualcosa che in realtà non avrebbe mai potuto accadere. Diventa “realtà” nella nostra consapevolezza nel momento in cui scegliamo di prenderlo sul serio e di credere che sia reale. La colpa per questa scelta viene poi proiettata fuori dalla mente sotto forma di universo fisico, fatto per tenere fuori Dio. “Così il mondo è stato inteso come un luogo dove Dio non potesse entrare e dove Suo Figlio potesse essere separato da Lui” (L.pII.3.2:4). Siccome l’inferno viene definito come assenza di Dio, il mondo diventa l’inferno nella nostra esperienza: non una sua espressione simbolica. Il Corso è molto chiaro sul fatto che Dio non si può trovare in questo mondo di forma. Tuttavia, quando un individuo sceglie di identificarsi con la parte della mente che mantiene il ricordo di Dio, il mondo diventa un riflesso di quella scelta e così non viene più percepito come inferno: “Il mondo diventa un luogo di gioia, abbondanza, carità e generosità senza fine. Adesso è così simile al Cielo che viene rapidamente trasformato nella luce che riflette” (L.249.1:5,6).

La distinzione importante che gli studenti del Corso devono fare è che dal momento che la separazione da Dio non è possibile, non c’è inferno, non ci sono “angeli caduti”, né un mondo dove Dio non possa entrare. La mente malata che crede nella separazione li rende reali, la mente guarita sa che non lo sono.