D # 8: Quando cerchiamo di osservare il nostro ego, dobbiamo guardare i problemi del mondo senza giudizio oppure è sufficiente rendersi conto che scegliamo l'ego? O non c'è differenza?
R: Le tue domande presuppongono che si possa scegliere l'ego e nello stesso tempo guardare senza giudizio, cosa possibile solamente se si è in uno stato di negazione. L'ego conosce soltanto il giudizio, che è basato sul suo errore fondamentale di rendere l'errore reale. Ciò che dovresti fare è vivere la vita prestando attenzione a ciò che pensi e a come ti senti. Se ti ritrovi arrabbiato, impaurito gioioso, ecc in seguito ai problemi del mondo, sia a livello personale sia in modo generale, riconosci che hai scelto l'ego. Questo riconoscimento è lo "sguardo". Guardi le scelte del tuo ego con Gesù al tuo fianco. Guardi senza giudicare come indica questa citazione: “Non chiamarlo peccato, ma pazzia, poiché tale è stata e tale continua a rimanere. Non investirlo di colpa, poiché la colpa implica che è stato compiuto in realtà. E, soprattutto, non averne paura”. (T.18.I.6:7,8,9).
Ricordandoti che l'ego è una scelta, riconosci semplicemente la scelta che hai fatto senza dargli il potere di portare via la tua pace.