Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 382 Dovrei prendere seriamente i "segni"?

 

D # 382: Ho appena incominciato a leggere Un corso in miracoli. Negli ultimi due anni ho guardato dentro ed ho scoperto alcune cose non piacevoli di me ma anche alcune cose belle su me stessa e sugli altri. La mia domanda è: i segni sono validi? Chiedo segni relativamente a cose specifiche e ricevo sempre segni positivi che mi danno speranza, incoraggiamento e rassicurazione, e che mi portano tutti a sentirmi sicura e in pace. Siccome non ci sono coincidenze nella vita, questo non significa forse che sono validi? Forse i segni dovrebbero accadere per farci credere in noi stessi, cosa che ci renderà più propensi a credere negli altri. Le persone sono meno giudicanti quando sono più felici.

 

R: È veramente difficile, se non impossibile, valutare le esperienze di un’altra persona. Abbiamo tutti modi diversi per fare esperienza della guida dello Spirito Santo, come anche di quella dell’ego. Se sei più in pace e sicura e sei più gentile con te stessa e con gli altri, cosa può esserci di sbagliato in questo? Se ci sono lezioni che non hai imparato, ad un certo punto ti diventeranno evidenti nelle tue interazioni con gli altri. La sola cautela da osservare, forse, riguarda qualsiasi senso di specialezza che potresti essere tentata di provare a causa del ricevere segni positivi che altre persone potrebbero non ricevere. Inoltre, dipendere da questi segni o prenderli come misura del tuo progresso spirituale non sarebbe utile per il tuo viaggio spirituale. Nell’opuscolo “Il canto della preghiera” Gesù insiste all’inizio dei suoi insegnamenti che ciò che vuole che impariamo a volere è il canto stesso: “Il dono è il canto. Con esso vengono gli ipertoni, le armoniche, gli echi, ma essi sono secondari” (CdP.I.3:2,3). E nel testo puntualizza in modo simile che per avanzare spiritualmente bisogna andare oltre i simboli, verso ciò che essi rappresentano (T.19.IV.C.11:2,3,4). Se questi segni vengono dall’amore che è nella tua mente corretta, allora – identificandoti sempre più con quella fonte – il tuo bisogno di incoraggiamento, rassicurazione e sicurezza diminuirà e alla fine scomparirà. Ma questo è un processo graduale. Avere questo come tuo obiettivo, tuttavia, ti aiuterà a riconoscere potenziali trappole dell’ego.