Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 540 Qual è la differenza tra immagini e visioni?

 

D # 540: Potreste spiegare la differenza tra immagini e visioni? La ragione di questa domanda è che ciò che vedo fisicamente è ciò che sono fisicamente, e ciò che la mente vede è la mia proiezione sul mondo. Nell'altra parte della mia mente, quando prego, vedo inoltre immagini di diversa natura, come il ricevere una risposta in forma simbolica ad una domanda allo Spirito Santo. Il mio ego mi tenta a non dar credito a tutte le immagini, ma questo mi lascia piuttosto sconsolato. Spesso queste ‘visioni’ interne hanno interpretazioni multiple, per le quali ho sviluppato l'abitudine di chiedere l'interpretazione dello Spirito Santo.

 

R: Dalla prospettiva di Un Corso in Miracoli tutte le immagini o visioni sono la stessa cosa, sia che sembrino essere nel mondo al di fuori di noi o che esistano solo nella mente. Sono illusioni proiettate da una mente scissa che crede di essere al di fuori di Dio e del Cielo (separata da Dio e dal Cielo). Questo spiega l'alternanza, nelle prime lezioni del Libro degli esercizi, tra il farci focalizzare su ciò che ci sembra di vedere con gli occhi fisici e ciò che vediamo con gli occhi della mente – i pensieri e le immagini interiori – in quanto interno ed esterno sono la stessa cosa (per esempio, L.pI4; L.pI.31.2; L.pI.32.2,5; L.pI.33.1).

La differenza importante non è nella forma dell'immagine né nella sua apparente fonte nel mondo o nella mente, ma nello scopo che ha, come hai cercato di determinare. La stessa immagine può servire allo scopo dell'ego o allo scopo dello Spirito Santo. Se ti conduce nella direzione della paura, della colpa, del giudizio, dell'attacco, della specialezza e dell'interesse personale, ecc. serve molto efficacemente lo scopo di separazione e di peccato dell'ego. E se ti aiuta a ricordare che il tuo solo scopo è abbandonare il giudizio e riconoscere gli interessi condivisi, la fonte d'ispirazione è lo scopo di perdono dello Spirito Santo. Queste due alternative sono chiaramente articolate nel Libro degli esercizi alla lezione “Tutte le cose che penso di vedere riflettono delle idee” (L.pII.325):

“Questa è la nota dominante della salvezza: ciò che vedo riflette un processo nella mia mente, che inizia con la mia idea di ciò che voglio. Da questo punto la mente forma un’immagine della cosa che la mente desidera, la giudica di valore e quindi cerca di trovarla. Queste immagini sono poi proiettate all’esterno, prese in considerazione, stimate reali e custodite come proprie. Da desideri folli deriva un mondo folle. Dal giudizio deriva un mondo condannato. E da pensieri di perdono emerge un mondo gentile, pieno di misericordia per il santo Figlio di Dio, che gli offre una dimora benevola dove può riposare un po’ prima di continuare il viaggio, aiutare i suoi fratelli ad andare avanti con lui e a trovare la via che conduce al Cielo ed a Dio” (W.pII.325.1).
E ciò che questo passaggio spero ti aiuti a vedere più chiaramente, è che ciò che vediamo riflette la nostra scelta. Nulla di quanto vediamo ci succede senza il nostro invito. Così se ti accorgi di non gradire  ciò che vedi accetta semplicemente di aver fatto un errore e di volere l'aiuto dello Spirito Santo per vedere in modo diverso (per esempio, L.pI.20,21,22).