Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 348 Perché mi sento più spiritualmente a casa in un luogo particolare?

 

D # 348: Ho scoperto per la prima volta Un corso in miracoli a San Diego dieci anni fa e credo di essere stato inizialmente attratto dalla California per quella che percepisco come un’incredibile energia spirituale. Da circa due anni mi sono trasferito in uno stato del mid-west e sebbene sappia a livello intellettuale che la mia sensazione di pace e di connessione con Dio non ha nulla a che fare con il luogo in cui mi trovo, non mi sembra di aver superato il fatto che dal mio trasferimento dalla California non riesco a trovare la stessa sensazione di consapevolezza spirituale, di vicinanza a Dio e di pace che sentivo quando ero lì. Può essere che questa cosiddetta “connessione” che sentivo a San Diego fosse ancora un’altra tattica dell’ego, facile da trovare in un luogo così vibrante, oppure può essere che San Diego sia veramente il luogo a cui appartengo?

 

R: Hai ragione quando dici che la tua pace non ha nulla a che fare con il luogo in cui ti trovi. Il luogo dove ti capita di vivere non ti dà pace né te la toglie. Né l’area geografica è imbevuta di energia spirituale. Il solo “luogo” dove entriamo in contatto con la nostra vera natura di spirito è nella mente. Quindi, se non ti senti in pace nella tua nuova casa non dipende dall’ambiente. È un riflesso della perdita di pace che si sperimenta come risultato di una decisione di lasciare la propria casa reale. La colpa per essere “scappato via” da Dio è la fonte della sensazione di tristezza e perdita che stai sperimentando.

Inutile dire che, in questo sogno di esilio, è molto normale che noi sviluppiamo una relazione speciale con un’area geografica che amiamo e che è adatta a noi. Crediamo di essere incompleti e questa credenza ci costringe a dotare certe persone, certi luoghi o certe cose del potere di soddisfare in qualche modo i nostri bisogni. Quando questi non ci riescono o non sono più “nostri”, allora proviamo un profondo senso di perdita. Diventano i nostri “idoli”, prendendo il posto (perdonate il gioco di parole) del luogo a cui apparteniamo veramente, vale a dire la nostra casa in Dio: “Tu sei a casa in Dio, sognando di essere in esilio, ma perfettamente in grado di risvegliarti alla realtà. È tua decisione farlo?” (T.10.I.2:1,2). Quando senti nostalgia di casa per San Diego è importante non negare tutto ciò che apprezzi e ami di quel luogo, né negare le tue sensazioni di perdita. Allo stesso tempo puoi riconoscere la reale fonte del tuo dolore e chiedere allo Spirito Santo la correzione affinché il processo di guarigione della specialezza possa aver inizio. Solo in questo modo la tristezza e la perdita si dissolveranno gradualmente.