D # 336: Un corso in miracoli ci chiede di non portare la verità all’illusione, di non chiedere allo Spirito Santo di fare per noi cose nel mondo. In uno dei suoi nastri sul giudizio, Ken dice che in base alla nostra esperienza può sembrare che lo Spirito Santo faccia per noi delle cose nel mondo, ma questa non è la realtà. Egli fornisce l’analogia che nella nostra esperienza il sole sorge e tramonta, mentre la realtà è che la terra gira sul proprio asse e ruota intorno al sole. Anche se sembra che lo Spirito Santo faccia cose per noi nel mondo, qual è la realtà di quella esperienza? Qual è il modo corretto di vedere la situazione quando, per esempio, si manifesta nel mondo un miglioramento dopo aver chiesto/pregato lo Spirito Santo?
R: Il cambiamento di una situazione esterna potrebbe essere il risultato di una decisione nella tua mente di non punirti più – stando a significare che una credenza dominante nella parte egoica della tua mente è che tu non meriti di essere felice a causa del tuo “peccato” contro Dio. Pertanto quella credenza potrebbe essere espressa nella forma come sofferenza, vittimismo, sfortuna, ecc, nel tuo mondo personale. Ma non appena porti la tua colpa ed i tuoi pensieri egoici all’amore guaritore di Gesù nella tua mente corretta, la colpa scompare e allora non cercherai più di farti del male. Così la situazione esterna sembra essere cambiata, ma il vero cambiamento è stata la tua decisione contro l’ego. Pregare lo Spirito Santo può essere la forma che hai scelto per passare dal modo di pensare della mente sbagliata al modo di pensare della mente corretta. Questo si applica sia a livello individuale sia a livello collettivo. Così non è come se lo Spirito Santo cambiasse le cose nel mondo. Lo Spirito Santo non è un agente che agisce nel mondo in risposta alle richieste fatteGli, anche se il linguaggio del Corso a volte lo suggerisce. Una parte rilevante dell’addestramento della mente proposto dal Corso implica l’insegnarci a non confondere il simbolo con la fonte. Per noi è difficile pensare ad ogni cosa come ad un simbolo, perché ci siamo identificati con il modo di percepire dell’ego, che nega che ci sia solo la mente ed i suoi contenuti e che “le idee non lasciano la loro fonte”.
È utile ricordare alcuni punti quando pensiamo a questa tematica: la nostra mente è molto potente; il corpo fa solo ciò che la mente gli dice di fare (il corpo non è autonomo); e noi non possiamo influire sulla mente o sulla condizione di un’altra persona senza che ci sia un consenso reciproco. Se c’è un principio su cui Gesù pone continuamente la sua enfasi, è il potere decisionale della nostra mente. La sezione finale del testo, come sai, è: “Scegli di nuovo” (T.31.VIII). E molto presto nel testo egli ci dice che lo scopo del suo corso è insegnarci che la nostra mente è molto potente e che noi siamo responsabili dei nostri pensieri e delle nostre sensazioni: “La correzione della paura è una tua responsabilità. Quando chiedi la liberazione dalla paura, stai implicitamente dicendo che non è così… Puoi ancora lamentarti della paura, ma ciononostante persisti nel renderti pieno di paura. Ho già chiarito che non puoi chiedermi di liberarti dalla paura. Io so che non esiste, ma tu no. Se intervenissi fra i tuoi pensieri ed i loro risultati, interferirei con la legge fondamentale di causa ed effetto: la legge più fondamentale che ci sia. Non ti aiuterei affatto se sminuissi il potere dei tuoi pensieri. Questo sarebbe in diretto contrasto con lo scopo di questo corso” (T.2.VI.4:1,2; VII.1:1,2,3,4,5,6). Così il nostro lavoro con il Corso dovrebbe mirare a ripristinare nella nostra consapevolezza il potere di scelta della nostra mente, oltre a percepire negli altri lo stesso potere. La causa di tutti i nostri problemi (l’effetto) è quell’unica scelta sbagliata che abbiamo fatto nella nostra mente accettando come verità il sistema di pensiero dell’ego invece del sistema di pensiero dello Spirito Santo. Gesù e lo Spirito Santo sono presenti nella nostra mente per aiutarci a ritornare a quel livello decisionale nella nostra mente, e questo è il motivo per cui Gesù ci dice che “Questo è un corso che riguarda la causa e non l’effetto” (T.21.VII.7:8), e “Non cercare di cambiare il mondo, ma scegli di cambiare la tua mente riguardo al mondo" (T.21.in.1:7).