Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 231 Come posso sentirmi in merito al godimento delle cose del mondo?

 

D # 231: La mia domanda riguarda il mondo che vediamo come un’illusione. È sicuro dire che se troviamo “godimento” qui dobbiamo tenere a mente che è ancora soltanto un’illusione, altrimenti ci attacchiamo ad esso in modo negativo? È in linea con quanto affermano le scritture che non siamo di questo mondo ma solo in questo mondo? Questo produce una specie di tiro alla fune dentro di noi perché quando ci sembra di desiderare qualcosa chiediamo: quale parte sta esprimendo il desiderio? A quel punto possiamo giustificare il desiderio tenendo a mente che in realtà non ha importanza perché è solo un’illusione, e poi andare avanti e goderne? Giustificare è una parola sbagliata? Siamo sulla giusta traccia con questo ragionamento?

 

R: Il tuo ragionamento è parzialmente corretto. Qualsiasi cosa desideriamo nel mondo della forma è solo un’illusione, ma non dovremmo abbandonare la nostra ricerca o il nostro desiderio troppo rapidamente. Sebbene Un corso in miracoli non ci chieda di rinunciare al godimento nel sogno, ci chiede di riconoscere i veri motivi andiamo a caccia di esperienze piacevoli. Ci dice che cerchiamo di colmare il vuoto lasciato dalla nostra apparente separazione da Dio con sostituti del Suo Amore che non ci soddisfano mai pienamente. Questo è alla radice di ogni nostra ricerca nel sogno. Il Corso svela le nostre motivazioni nella speranza che noi impariamo a non cercare al di fuori di noi ciò che in realtà non ci porterà mai felicità.

Fintanto che facciamo l’errore di credere che la causa del nostro “godimento” sia qualcosa o qualcuno esterno a noi, cercheremo invano, in accordo con la massima dell’ego “Cerca ma non trovare” (M.13.5:8). Il Corso ci dice che il solo godimento possibile nel sogno è uno stato mentale di pace, e questo si raggiunge solo con la scelta di unirsi allo Spirito Santo nella mente ed accettare la Sua interpretazione di ogni esperienza o relazione che abbiamo. Questo non vuol dire che non possiamo godere di una piacevole esperienza nel mondo. Il punto è che se la nostra mente è in pace non importa se stiamo godendoci un bel concerto o siamo bloccati nel traffico caotico – il nostro stato di pace resta indisturbato. Questo non è identico all’indulgere nei nostri desideri di provar piacere dicendo che tanto è tutta un’illusione e non ha importanza. Se nel nostro percorso spirituale fossimo al punto di credere veramente che tutto questo è un’illusione, non avremmo bisogno di Un corso in miracoli perché ci aiuti a vedere quanto pensiamo che il mondo sia reale, e non saremmo a caccia di godimento nel mondo. Nel frattempo tutte le cose che cerchiamo effettivamente nel mondo sono importanti promemoria di quanto siamo attaccati alla nostra identità di corpi e al sistema di pensiero dell’ego, che rende molto reali la separazione ed il mondo. Sia le emozioni negative (dolore) che quelle positive (godimento) che vengono suscitate dalle nostre esperienze sono la nostra “prova” che il mondo è reale. Stiamo imparando ad essere consapevoli di quanto disperatamente cerchiamo questo.

La sola parte della nostra mente che desidera qualcosa, non importa quanto elevata possa sembrare essere, è l’ego: “Gli appetiti sono meccanismi per “ottenere”, e rappresentano il bisogno dell’ego di confermare se stesso. Questo è vero degli appetiti del corpo come lo è dei cosiddetti “bisogni più alti dell’ego”. Gli appetiti del corpo non sono di origine fisica. L’ego guarda al corpo come alla propria casa, e cerca di soddisfarsi attraverso il corpo. Ma l’idea che questo sia possibile è una decisione della mente, che è diventata completamente confusa riguardo a ciò che è veramente possibile" (T.4.II.7:5,6,7,8,9). Il Corso è un processo di addestramento della mente perché siamo così confusi, abbiamo insegnato a noi stessi un modo di pensare capovolto e non sappiamo cosa ci rende felici: “Tu non riconosci ciò che è doloroso più di quanto tu conosca cosa è gioioso, e sei, infatti, molto incline a confondere le due cose. La funzione principale dello Spirito Santo è di insegnarti a distinguerli. Ciò che è gioioso per te è doloroso per l’ego e, fintanto che hai dei dubbi in merito a ciò che sei, sarai confuso tra gioia e dolore” (T.7.X.3:4,5,6).

Questo non significa che dovremmo sentirci in colpa nel cercare godimento. Non è diverso da qualsiasi altra cosa facciamo per prenderci cura di noi stessi nell’illusione. Finché ancora crederemo nella nostra identità di corpi, troveremo “godimento” nel mondo. Sebbene l’ego usi ciò per sostenere la credenza che la separazione sia reale, lo Spirito Santo può usarla come parte della Sua classe per insegnarci che non c’è soddisfazione in questo mondo e che la nostra sola vera felicità si trova in Dio. Possiamo anche fare delle esperienze veramente gioiose perché riflettono una scelta della mente di identificarci con lo Spirito Santo. Continuando a far pratica di ciò che il Corso insegna, alla fine faremo delle esperienze veramente gioiose che riflettono la scelta fatta nella mente di identificarci con lo Spirito Santo. Questa gioia viene dal contenuto della mente anziché da qualsiasi cosa nella forma.