Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 560 Come posso rimanere fedele al Corso pur continuando a pregare con gli altri per chiedere aiuto su problemi basati sull’ego?

 

D #560: Sono venuto a conoscenza di Un Corso in Miracoli grazie alla mia chiesa. Più o meno nello stesso periodo in cui stavo imparando i principi del Corso mi sono anche preso l’impegno di esserne il cappellano. Tra i miei compiti di cappellano c’è quello di pregare con la congregazione per questioni sulle quali loro chiedono che si preghi. Molte delle richieste che ricevo riguardano problemi basati sull’ego. Sapere che l’ego è un’illusione mi rende difficile pregare onestamente con gli altri. Si tratta di un’esperienza usuale per le persone che apprendono UCIM? È mio desiderio aiutare gli altri. Grazie a UCIM so che l’unico vero aiuto che posso prestare è vedere le cose correttamente. Come posso continuare ad aiutare, possibilmente pregando con gli altri, e tuttavia rimanere fedele ai principi del Corso?

 

R: Se il contenuto della tua mente è amore allora non sarai in conflitto, anche se le teologie (la forma) di questi due sistemi differiscono. In altre parole se ti senti guidato ad essere un cappellano e senti di poter essere veramente d’aiuto agli altri e a te stesso in questo ruolo, allora dovresti seguire questa guida. Ci vuole molta pratica per essere in grado di minimizzare le differenze di forma e concentrarsi primariamente sul contenuto nella mente, ma se riuscirai a farlo ti renderai conto che il più grande valore del pregare con gli altri è l’unirsi a loro condividendo un interesse comune. Le parole non sono importanti, come ci aiuta a capire la prima sezione dell’estensione Il canto della preghiera.

Il fatto che la forma della preghiera riguardi problemi basati sull’ego non ti porterebbe ad un conflitto se avessi chiaro dentro di te lo scopo del tuo pregare con la congregazione, che è un mezzo per esprimere l’amore nella tua mente corretta. All’inizio del testo Gesù spiega che "il valore dell’Espiazione non risiede nel modo in cui viene espresso. In effetti, se è usato correttamente, verrà inevitabilmente espresso in qualunque modo rappresenti il massimo aiuto per colui che lo riceve. Questo significa che un miracolo, per raggiungere la sua piena efficacia, deve essere espresso in un linguaggio che chi lo riceve possa capire senza paura. Ciò non significa necessariamente che questo sia il più alto livello di comunicazione del quale egli sia capace. Significa, tuttavia, che questo è il più alto livello di comunicazione del quale egli è capace ora. Il miracolo ha come unica meta quella di elevare il livello di comunicazione, non di abbassarlo facendo aumentare la paura" (T.2.IV.5).

Nella sua discussione sulle caratteristiche degli insegnanti di Dio Gesù definisce l’onestà come "coerenza" (M.4.II), altro esempio della prevalenza del contenuto sulla forma. Di nuovo, se desideri solo essere amorevole allora le forme in cui tale amore viene espresso possono essere in conflitto o incoerenti una con l’altra. Ma questo non importa. L’ego vorrebbe farci giudicare tutto in base alla forma così da rinforzare costantemente le nostre differenze. Gesù ci addestra ad andare oltre la nostra percezione della forma, così da riconoscere che condividiamo tutti gli stessi interessi e che alla fine siamo tutti la stessa cosa: l’unico Figlio di Dio. Pertanto il ruolo di cappellano nella tua chiesa potrebbe essere un modo per apprendere questo, se ti senti guidato ad assumerti tale ruolo.