Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 672 Se lo Spirito Santo non ci parla, perché mi sento guidato da Lui?

 

D # 672: Un corso in miracoli insegna che lo Spirito Santo non ci parla e non interferisce con le cose del mondo. Insegna che lo Spirito Santo non ci guida né ci dà delle direttive, ma talvolta io mi sento come se fossi guidata e diretta. Da dove vengono sensazioni e intuizioni? Sono forse messaggi dell’ego? Siamo totalmente soli qui nel prendere le nostre decisioni? Quando ci liberiamo dalla colpa e dai giudizi siamo più aperti a ricevere idee e pensieri più amorevoli e più utili per il nostro viaggio qui sulla terra? Da dove vengono questi pensieri?

 

R: Il fatto che lo Spirito Santo non intervenga nel mondo non significa che Egli non sia presente nelle nostre menti come Guida ed Insegnante. L’intero Corso in effetti riguarda l’apprendere a correggere la nostra scelta originale di essere guidati dall’ego piuttosto che dallo Spirito Santo. Sfortunatamente ci siamo identificati con il sistema di pensiero dell’ego al punto di non sperimentarci più diretti da esso, e perlopiù di non fare più esperienza dell’altra parte della nostra mente (lo Spirito Santo) che contiene il ricordo di ciò che eravamo e da dove siamo venuti prima di fare quella folle scelta di ascoltare solo la voce che parla in favore della separazione. Così Gesù in tutto il Corso ci insegna che stiamo sempre scegliendo di essere guidati e che la guida che abbiamo scelto (l’ego) è folle, ma che nelle nostre menti c’è un’altra Voce che possiamo scegliere di ascoltare: la Voce della sanità mentale (Lo Spirito Santo). Sensazioni ed intuizioni quindi vengono da entrambi questi due sistemi di pensiero nella nostra mente.

Alla luce di ciò hai ragione nel dire che nel momento in cui lasciamo andare colpa e giudizio attraverso la pratica del perdono siamo più aperti ai pensieri davvero amorevoli ed utili e alle idee che vengono dalla nostra mente corretta. E’ importantissimo ricordare, tuttavia, che stiamo sempre scegliendo di essere guidati o dall’ego o dallo Spirito Santo. Inoltre i pensieri e le idee amorevoli ed utili ispirati dallo Spirito Santo non sono rivolti a far funzionare meglio il mondo. Piuttosto, scegliendo contro l’ego eliminiamo le interferenze alla nostra consapevolezza della presenza dell’amore (T.in.1:7), il che significa che la nostra percezione di noi stessi e del mondo si sposterà dall’essere orientati verso interessi separati/centrati su se stessi all’essere orientati verso una crescente realizzazione che tutti noi condividiamo gli stessi interessi e in definitiva la stessa identità. E’ anche vero che tendiamo a funzionare meglio nel mondo – vale a dire che facciamo meno scelte auto distruttive – quando non siamo motivati dal bisogno inconscio di proiettare la nostra colpa e di essere speciali, ma questo non significa necessariamente che avremo più successo nel mondo (secondo il tipico modo in cui il mondo vede il successo).

Gesù sprona ognuno di noi a rivolgersi allo Spirito Santo il più frequentemente possibile, non per avere aiuto nel migliorare la vita nel mondo, ma per essere “assolto dalla colpa … [perché] seguire la guida dello Spirito Santo … è la tua via d'uscita dall'inferno (M.29.3:3,10,11). Dobbiamo prima renderci conto che le nostre vite in questo mondo sono l’“inferno” a causa della nostra scelta egoistica di lasciare la nostra vera casa ed assumere una falsa identità, che ci ha gravato di bisogni, limitazioni e problemi incessanti. Il solo aiuto significativo, di conseguenza, sarebbe quello che ci conduce a casa e ripristina la nostra vera Identità come Dio ci ha creato. Gesù ci istruisce dicendo che “Lo Spirito Santo conosce la verità al tuo riguardo. L'immagine che hai fatto tu, no. … Chiedere allo Spirito Santo di decidere per te è semplicemente accettare la tua vera eredità” (M.29.4:6,7; 5:4). Così il nostro stato naturale nel nostro viaggio verso casa è unirci con lo Spirito Santo, intendendo che non siamo mai soli. Di fatto pensare di essere soli e di dover prendere decisioni da soli è l’errore fondamentale che Gesù ci aiuta a riconoscere e correggere, come la sezione conclusiva del manuale enfatizza.

Sfortunatamente, a causa dei molti strati aggrovigliati di auto inganno risultanti dalla nostra scelta di sostituire la realtà con l’illusione per poi cancellare quella decisione dalla nostra consapevolezza, per la maggior parte del tempo non ci è subito chiaro se abbiamo scelto l’ego o lo Spirito Santo come nostro insegnante. Di fatto questo è l’argomento di una delle domande poste più frequentemente dalla pubblicazione del Corso, alla quale abbiamo dato risposta nel nostro libro Le domande più comuni su Un corso in miracoli (#43). In generale sembra che solo dopo una gran quantità di esperienze e di feedback da amici fidati o da membri della nostra famiglia possiamo incominciare a fidarci del nostro discernimento. La sezione intitolata “La prova della verità”, nel capitolo 14 del testo, offre linee guida che ci aiutano in questo processo. La cosa più importante è focalizzarci sul chiedere l’aiuto di Gesù o dello Spirito Santo per mettere da parte il sistema di pensiero dell’ego, anziché chiedere aiuto per le cose del mondo. Negando la validità del sistema di pensiero dell’ego affermiamo la verità del sistema di pensiero dello Spirito Santo basato sull’Espiazione.