D #676: Il processo di perdono di Un Corso in Miracoli sta nel ricordare, ogni volta che giunge alla consapevolezza un pensiero spiacevole, che la rabbia, la preoccupazione, la paura o altri pensieri fastidiosi hanno avuto origine nella mente e sono stati proiettati all’esterno in una situazione apparentemente esterna. Tuttavia spesso mi scopro ad andare oltre. Mi vedo come il "decision maker" che sceglie effettivamente la situazione. Quindi ad esempio se penso di essere arrabbiato perché credo che qualcuno mi abbia imbrogliato, immagino di stare realmente inventando l’intera situazione di sana pianta. Questo immediatamente sdrammatizza la situazione nella mia mente ed elimina qualsiasi rabbia o sensazione di essere stato raggirato da qualcun altro. Mentre è sicuramente in linea con la metafisica del Corso, questo implica che ognuno di noi, in quanto individui apparenti, sia responsabile delle cattive azioni degli altri. Tuttavia trovo che il processo sia più utile per ristabilire la pace nella mia mente rispetto all’altro processo in base al quale pensare che soltanto la sensazione abbia avuto origine nella mia mente, e non l’intera situazione.
R: Uno degli insegnamenti più importanti del Corso è che siamo menti con il potere di scegliere. Ci viene anche detto chiaramente che la nostra scelta è sempre tra il pensiero dell’ego secondo cui la separazione è reale e il pensiero dello Spirito Santo secondo cui non è reale. È molto importante ricordare che il "decision maker" sceglie solamente tra l’ego e lo Spirito Santo, non tra specifiche circostanze nel mondo della forma. "Il potere di decidere è tutto ciò che è tuo. Le cose tra le quali puoi decidere sono stabilite, perché non ci sono alternative eccetto la verità e l’illusione" (T.14.III.4:3,4). Il processo che descrivi (vedere specifiche circostanze come inventate) può non essere utile perché oscura la scelta reale che è stata fatta nella mente e, cosa più importante, il suo scopo. Ogni cosa (buona e cattiva, positiva e negativa) nel mondo è stata fatta per tenerci focalizzati sulla nostra identità di corpi in diretto attacco all’Identità di mente che Dio ci ha dato. Il nostro obiettivo è entrare in contatto con la mente che sta attivamente scegliendo l’ego invece dello Spirito Santo e assumerci la responsabilità di tale scelta. Se vogliamo imparare a fare un’altra scelta non possiamo saltare questo passaggio. Ridurre gli effetti negativi della scelta utilizzando l’immaginazione mentale non ci porterà al cuore della questione. Potrebbe darci un temporaneo sollievo, ma non ci ricondurrà a casa.
L’obiettivo del Corso è risvegliarci dal sogno di separazione, non fare un sogno più piacevole. Il processo di perdono, che porta al risveglio, richiede che diventiamo sempre più attenti alle nostre reazioni negative (e a quelle positive, per dirla tutta). Esse costituiscono indizi importanti dell’attività della nostra mente. Ci viene chiesto di spostare interamente l’attenzione dalle circostanze della situazione e di concentrarci sui pensieri nella nostra mente. In questa pratica non importa che la situazione sia stata inventata e che in ultima analisi non significhi nulla. La cosa importante è riconoscere che significa qualcosa adesso mentre ne facciamo esperienza. Se trovi che questo esercizio ti aiuta a far partire il processo, è un ottimo modo per iniziare. Gesù ci dice effettivamente che il mondo è tutto inventato. È anche importante riconoscere l’attuale "catena di eventi" nella mente come vengono spiegati dal Corso, così da non mandare in corto circuito il processo. Lo Spirito Santo ha bisogno che noi Gli diamo le nostre distorte malpercezioni nella forma specifica in cui le abbiamo inventate. "Tutte le cose che hai fatto tu sono utili per Lui [lo Spirito Santo], per il Suo scopo santissimo. Egli sa che non sei separato da Dio, ma percepisce molto nella tua mente che ti fa pensare che tu lo sia" (T.14.VI.5:3,4).
Egli ha bisogno dei nostri errori e noi abbiamo bisogno del Suo aiuto. Le nostre sensazioni, reazioni e percezioni sono utili allo Spirito Santo perché costituiscono l’aula scolastica in cui ci insegna il perdono che conduce alla vera guarigione. Solo allora gli effetti della credenza nella separazione saranno dispersi assieme al pensiero di separazione che ha dato loro origine: "Quando il pensiero di separazione sarà stato cambiato in un pensiero di vero perdono, il mondo verrà visto in una luce piuttosto diversa: una luce che conduce alla verità, in cui il mondo scomparirà interamente e tutti i suoi errori si dissolveranno. Adesso la sua fonte è scomparsa ed anche i suoi effetti se ne saranno andati" (L.pII.3.1:4,5).
Quando avremo imparato tramite il perdono che di fatto siamo come Dio ci ha creato, e non temeremo più questa verità, sapremo che il mondo e la nostra esperienza di esso sono inventati. Allora non reagiremo affatto alla sua follia. Questa è la vera pace che cerchiamo.