Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1106 Le paure indotte dalla droga o i “bad-trips” influiscono sulla mente?

 

D # 1106: Ho incominciato a fumare erba e a sperimentare l’LSD all’età di undici anni. Le prime due volte ho avuto l’esperienza di unità più spirituale. Ma la volta dopo è stato un puro inferno. Ho avuto il peggiore “bad-trip” [ansia, attacco di panico causato dall’erba] che ha aperto un varco nella mia mente che vorrei non aver mai visto. La mia paura finale era che sarei rimasto in quello stato di paura e panico per l’eternità, senza via di fuga. Mi sembrò molto reale e potente allo stesso tempo. Successivamente, verso la fine dell’adolescenza, ho sviluppato attacchi di panico ed ansia che mi hanno portato alla ricerca di una risposta, che ho trovato in Un corso in miracoli.

Ho ancora qualche timore di aver prodotto qualche danno al mio cervello con la droga, che è sia la causa per cui il mio sistema nervoso dà al mio corpo effetti fisici di paura anche se so che era falsa nella mia mente. La mente annulla il cervello a tutti i livelli di esperienza finché siamo in un corpo oppure noi possiamo danneggiare il cervello e il sistema nervoso che ci limiterà, anche se sappiamo essere solo parte della nostra grande illusione?

 

R:  La sola cosa che ci possa mai limitare in alcun modo è data dalle nostre credenze, che sono i pensieri che abbiamo su noi stessi nella nostra mente (T.26.VII.8:7,8,9,10). La maggior parte delle volte queste credenze sono inconsce e così sembra che ci sia poco che si possa fare per cambiarle (L.pI.138.8). Ma, e non lo sottolineeremo mai abbastanza, il corpo, il cervello e il sistema nervoso sono tutti gli effetti dei pensieri nella mente che non possono mai essere la causa di tutto ciò di cui facciamo esperienza.

E’ l’ego che si è fatto carico del nostro diventare senza mente e nel cercare di causare il modo in cui ci sentiamo nel mondo della forma esterno alla mente. Tuttavia tutte le forme non sono altro che simboli proiettati che rappresentano le scelte che abbiamo fatto nella nostra mente, ora nascoste per nostra scelta dalla nostra consapevolezza.

Come si traduce specificatamente tutto questo nell’esperienza che riporti? Le droghe inizialmente danno forma al desiderio che avevi di ricordare la verità su te stesso e così sembravano accelerare un’esperienza di unità. La mente, ancora fortemente identificata con l’ego, ha avuto paura e quindi gli effetti successivi – il “bad trip” – era semplicemente una difesa che hai scelto per non ricordare la verità su te stesso. Come tutto il resto nel mondo della forma, le droghe sono in realtà neutrali e la tua esperienza dipende da quale insegnante hai scelto per interpretare con te le tue esperienze – lo Spirito Santo o l’ego.

Nello sforzo di assicurare che la deviazione nella paura resti permanente, l’ego la rinforza con l’ulteriore paura che non ci sia via di fuga dalla paura. E allora, per mettere l’ultimo chiodo nella bara che ti chiude a chiave lontano dalla luce e per sempre nel sistema di pensiero dell’ego, esso cerca di convincerti che la paura di cui hai fatto esperienza non è il risultato di una tua scelta, bensì dell’effetto secondario del danno irreversibile che agenti esterni hanno inflitto sul tuo cervello e sul tuo sistema nervoso. L’ego è brillante, ma folle, e noi siamo semplicemente altrettanto folli quando scegliamo di ascoltarlo.

Ma c’è sempre un altro Insegnante disponibile per noi nella nostra mente, quando desideriamo imparare qualcosa di diverso da separazione, colpa e paura. Ed è col diventare sempre più coscienti di ciò che abbiamo scelto con l’ego che si apre un’altra porta verso una scelta differente. Questo processo è meravigliosamente descritto in una delle lezioni del libro degli esercizi:

“Il Cielo viene scelto consciamente. La scelta non potrà essere fatta fintantoché le alternative non saranno accuratamente viste e comprese. Tutto quanto è velato da ombre deve essere innalzato alla comprensione, per essere nuovamente giudicato, questa volta con l’aiuto del Cielo. E tutti gli errori di giudizio che la mente aveva compiuto in precedenza saranno aperti alla correzione, man mano che la verità li licenzia come senza causa. Ora essi sono senza effetti. Non possono essere nascosti, perché la loro nullità è riconosciuta” (L.pI.138.9).