Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 745 Se il tempo è illusorio come può guarire le ferite?

 

D #745: Per favore commentate la relazione tra il tempo e il perdono secondo gli insegnamenti di Un Corso in Miracoli. Comprendendo che il tempo non è lineare, talvolta facciamo effettivamente esperienza di una riduzione dell’ostilità verso un’altra persona con il “passare” del tempo, come dice l’adagio “il tempo guarisce tutte le ferite”. Questa è solo un’altra parte dell’autoinganno che fa sembrare reale il tempo? Oppure ci indica che abbiamo scelto di perdonare davvero al livello della mente, cosa che poi si manifesta in questo modo? Ringrazio per qualsiasi aiuto possiate fornire. 

 

R: Non c’è modo di sapere per certo dove, per una particolare persona, la rabbia e la condanna sembrino essersi ridotte col tempo, se l’apparente cambiamento è il risultato di genuino perdono o è semplicemente una sostituzione di sintomo, vale a dire se la colpa originariamente proiettata su una certa persona è stata semplicemente ridiretta su qualcun altro. In quest’ultimo caso l’esperienza potrebbe piuttosto essere che non vale più la pena mettere energia per odiare quel vecchio partner di odio speciale, poiché abbiamo un più immediato partner di odio speciale che ora richiede la nostra attenzione!

D’altro canto se abbiamo praticato il perdono in altre relazioni nella nostra vita, anche se la nostra attenzione non era su qualcuno di specifico che in passato avevamo giudicato senza perdonarlo, stiamo effettivamente riducendo la nostra identificazione con la colpa nella nostra mente. E qui è dove sta l’unico problema reale, in quanto non siamo mai realmente arrabbiati con gli altri per ciò che hanno fatto, ma solo perché questo ci ricorda ciò di cui segretamente ci accusiamo (T.31.III.1:5,6; 2:1,2,3). Ed è quindi possibile, senza alcun diretto tentativo di generalizzare il perdono verso questo specifico partner di odio speciale, che semplicemente scopriamo di non aver più bisogno di continuare a considerare questa persona responsabile del nostro dolore e della nostra infelicità. Così non sarebbe il passare del tempo, bensì la pratica del perdono nel tempo in altri contesti, ad aver liberato questo vecchio partner di odio speciale dalle nostre proiezioni.