Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 825 (i) Come posso applicare gli insegnamenti di Gesù senza rinforzare inavvertitamente l’ego?

 

D # 825 (I) Possiamo applicare gli insegnamenti di Gesù nella nostra vita quotidiana (lavoro, casa, famiglia, amici, relazioni sociali, ecc.) senza essere intrappolati dall’ego, nel senso di rinforzare inconsciamente l’obiettivo di specialezza dell’ego? 

 

R: Bella domanda! Ci vuole un sacco di sforzo e ci vogliono anni per diventare consapevoli dei mezzi tortuosi che usiamo per sostenere la specialezza. In un certo senso è quasi più sicuro dare per scontato che lo facciamo praticamente in ogni momento piuttosto che pensare di essere al di là di un auto inganno del genere, specialmente nelle prime fasi del nostro lavoro con Un corso in miracoli. La specialezza è come ossigeno per l’ego: senza di essa non c’è alcun ego! Quindi, nella misura in cui siamo ancora identificati con l’ego lasciar andare la specialezza è come lasciar andare la nostra dose di ossigeno. Ci si sente come se non potessimo sopravvivere. Ecco perché Gesù ci rassicura che “La morte della specialezza non è la tua morte, ma il tuo risveglio alla vita eterna. Non fai che emergere da un’illusione di ciò che sei all’accettazione di te stesso come Dio ti ha creato” (T-24.II.14:4-5).

Sarebbe utile che ti ricordassi frequentemente lo scopo della specialezza, che è sostituire con una falsa identità la nostra vera Identità come Dio ci ha creato: la specialezza ha lo scopo di sovrastare la Voce nelle nostre menti che ci chiama per tornare a Dio. Questi sono i temi principali nelle sezioni del testo sulla specialezza, ma in particolare nelle prime due sezioni del Capitolo 24 (T-24.I,II). Secondariamente devi anche vedere come “Il perseguimento della specialezza è sempre a costo della pace (T-24.II.2:1). La specialezza fa sentire così bene! Ma implica un costo tremendo che dobbiamo essere disposti a permetterci di vedere e sentire. Se diventassi consapevole del fardello della specialezza, saresti più motivato a vigilare sui modi in cui sei attaccato ad essa.