Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 969 Davvero non abbiamo uno scopo qui?

 

D # 969: Un Corso in Miracoli dice di essere solo una delle espressione del “programma di studi universale” e ammette che ci sono molti altri percorsi di pari validità. Molti di questi altri percorsi, tuttavia, sembrano essere in contraddizione con il Corso, su almeno un punto fondamentale: intendono l’esperienza umana come se giocasse una qualche sorta di ruolo creativo all’interno di un più ampio disegno cosmico. Il Corso, al contrario, insegna che la nostra apparente esistenza nel mondo è solamente un errore da correggere, piuttosto che un’esperienza con un qualche tipo di valore intrinseco. Non potrebbe essere che, quando afferriamo questi concetti ad un qualche livello più alto di comprensione, entrambi possano essere veri? Che abbiamo uno scopo qui, ma anche che non lo abbiamo? O potrebbe essere che il nostro scopo qui sia semplicemente quello di renderci conto che non abbiamo uno scopo ultimo come esseri umani?

 

R: Hai ragione nel dire che Un Corso in Miracoli si pone in netta opposizione con molti sentieri spirituali che vedono l’esistenza umana come parte di un disegno cosmico. La maggior parte di essi parte dal presupposto che il mondo sia stato fatto da Dio. Il Corso, all’opposto, ci dice che questo mondo: è stato fatto come un attacco a Dio... come un luogo dove Dio non potesse entrare" (L.pII.3.2:1,3). Inoltre ci fa sapere che attaccare Dio non è possibile perché Dio è Amore e "L’opposto dell’amore è la paura, ma ciò che tutto abbraccia non può avere opposti" (T.in.1:8). E quindi, secondo il Corso, questo mondo fisico e tutto ciò che contiene – compreso il nostro sé fisico e psicologico – sono il semplice risultato del nostro sognare un sogno, il cui contenuto non è vero (T.28.II.7:1).

Proprio come in un sogno notturno, lo scopo dell’esperienza che ci sembra di avere qui non si trova all’interno del sogno in sé e per sé, ma piuttosto nella mente che lo sta sognando. Pertanto dobbiamo tornare alla nostra mente per trovare tale scopo. Il Corso ci fa sapere che il nostro scopo sarà sempre uno tra due cose. O stiamo seguendo il mandato dell’ego di usare tutto ciò che c’è qui come prova che le illusioni riguardo noi stessi (che siamo colpevoli e separati da Dio) sono reali (L.pI.55.5:2), oppure staremo seguendo la guida dello Spirito Santo per trovare ed estendere la pace di Dio che ancora rimane dentro di noi (T.19.IV.3:6). Lo scopo dell’ego ci mantiene addormentati con la nostra colpa e la nostra paura fortemente al loro posto, mentre lo scopo dello Spirito Santo ci conduce gradualmente al risveglio nella nostra casa in Cielo, che in realtà non abbiamo mai lasciato.

Avendo fatto questo mondo per servire lo scopo dell’ego, il Corso ci insegna a far sì che diventi la nostra classe dove apprendere a seguire, invece, lo Spirito Santo. Davvero, fintanto che crederemo di essere qui, questo mondo sarà l’unica classe che avremo per imparare questa lezione. Quando lo utilizzeremo in questo modo, la nostra esperienza umana diventerà di grande valore,  non per Dio o per il cosmo, ma per il nostro processo di maturazione spirituale.