Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1108 Voglio lavorare duro per “arrivarci”, ma si suppone che non debba fare nulla?

 

D # 1108: Io voglio davvero “arrivarci”, ma so che alla base di questo desiderio mi sta guidando una “specialezza spirituale”: un “trucco” dell’ego. Per tutta la mia vita ho avuto una personalità di tipo A e sono stato portato ad arrivare in fondo alle cose.  Ecco perché la frase “Non c'è bisogno che io faccia nulla” è tanto difficile per me. Continuo a chiedermi se “ci arriverò”, qualsiasi cosa sia, in questa vita. Il tempo non esiste: è un’illusione. Ma se da una parte ho accettato il principio di espiazione, non so se l’ho realmente interiorizzato. Cosa succede se non “ci arrivo” in questa vita?  Il problema è che tutto il lavoro che ho fatto in questa vita andrà “perduto” e dovrò ricominciare tutto daccapo, anche se so di non essere un corpo separato e di essere uno con il Figlio di Dio: di fatto sono il Figlio di Dio. Più studio, più mi sento confuso. So che qui c’è una grandissima confusione di livello. Immagino che dovrei solo accettare che “Non c'è bisogno che io faccia nulla” e sapere che va tutto bene e che la mia mente è con Dio, ma sarebbe sicuramente d’aiuto sentirmelo dire da voi.

 

R: Effettivamente non c’è bisogno che tu faccia nulla, va tutto bene, e la tua mente è con Dio. E davvero nulla è perduto. Sapendo che nel nostro stato di profonda confusione siamo assaliti da paure e dubbi, Gesù ci offre la riassicurazione che cerchi: “Non c'è momento, luogo o stato in cui Dio sia assente. Non c'è nulla da temere” (T.29.I.1:1,2). La sola cosa che ti impedisce di renderti conto di questo è la resistenza. Non si può combattere contro la resistenza, la si può solo riconoscere e l’unica cosa “da fare” è usare la tua naturale tendenza a portare a compimento le cose per essere vigile. Sei in grado di acquisire la presenza mentale, e la disponibilità a vedere che la confusione è solo la paura di accettare veramente l’Espiazione.

Proprio come non spingeresti giù da una barca qualcuno che ha paura di affogare, non è utile cercare di spingerti in Cielo. Inoltre non funzionerebbe. Comprendere gli insegnamenti del Corso sull’illusione del tempo e della separazione è utile per apprendere i fondamenti metafisici del suo sistema di pensiero, ma fino a che non saremo pronti a fare esperienza di queste verità, è meglio far pratica di Un Corso in Miracoli nelle aule scolastiche del corpo e della nostra vita. Fintanto che crediamo nella realtà del mondo, è importante che “restiamo con quello che c’è”, per così dire. In esso ci sono tutte le lezioni di cui c’è bisogno per la pratica del perdono. Ogni cosa all’interno dell’illusione del tempo è utile allo Spirito Santo, compresa una personalità di tipo A. E ogni passo verso l’obiettivo di ritornare alla casa che non abbiamo mai lasciato, fatto in questa vita o in un’altra, ci porta più vicini alla fine che cerchiamo. Di nuovo, nulla è perduto. Ci sono sicuramente state esperienze di apprendimento in questa vita (e forse in molte altre) che ti hanno portato al Corso. Come fai a sapere quali passi preparatori ti hanno spianato la strada? Infatti a questo riguardo Gesù ci dice: “…non sei in grado di distinguere tra avanzamento e arretramento. Alcuni dei tuoi più grandi avanzamenti li hai giudicati come fallimenti e alcuni dei tuoi arretramenti più profondi li hai valutati come successi.” (T.18.V.1:5,6) .

L’unica via d’uscita dalla confusione è quella di restare con ciò che stiamo effettivamente sperimentando, non con ciò che sappiamo intellettualmente. I pensieri che si presentano di momento in momento sono la nostra guida sull’attività della mente. Essi rivelano la scelta che la mente ha fatto e le credenze che sostengono tale scelta. Quando la mente sceglie lo Spirito Santo non appare alcun conflitto. Qualsiasi cosa che non sia pace perfetta ci indica che abbiamo scelto l’ego: miseria, conflitto e confusione sono a quel punto inevitabili. Nessun problema, un’altra scelta è possibile. Quando si scopre che si è saliti sulla giostra, che si sono scambiati i livelli, può essere utile praticare un esercizio che si trova nel testo: “Questa lezione non richiede tempo. Perché che cos'è il tempo senza passato e futuro? C'è voluto del tempo per fuorviarti completamente, ma non ci vuole affatto del tempo per essere ciò che sei. Inizia a far pratica di come lo Spirito Santo usa il tempo: come strumento di insegnamento che porta pace e felicità. Prendi questo stesso istante, ora, e pensa ad esso come a tutto ciò che esiste nel tempo. Niente del passato può raggiungerti qui, e qui sei completamente assolto, completamente libero e totalmente privo di condanna. Da questo istante santo nel quale è rinata la santità andrai avanti nel tempo senza paura, e senza alcun senso di cambiamento che avvenga col tempo” (T.15.I.9). Nel Corso Gesù ci assicura che non c’è alcun piccolo sforzo, nessuna disponibilità anche se poca, nessun minuscolo passo verso la verità che vadano perduti. Ognuno di essi indebolisce la nostra presa al sistema di pensiero dell’ego ed ognuno di essi rinforza la nostra stretta alla sua mano. Non possiamo perdere e non puoi fare a meno di “arrivarci”.