D # 1148: Un amico mi ha detto che sarebbe una buona idea concordare di darci reciprocamente il 10 percento di qualsiasi lotteria che vinciamo. Ho concordato, ma solo per scherzo. Mi ha anche chiesto di ricordarmi di lui quando divento ricco. Presumo che la maggior parte della gente creda che la cosa giusta da fare sia onorare ciò che diciamo e che persino Dio stesso ce lo chiede. Il mio problema è che dopo che ho detto queste cose ha incominciato a sorgere in me il conflitto, poiché il mio accordo sembrava intendere che dovrei dargli parte di tutto il mio denaro da ora in poi. Ho incominciato ad odiarlo per questo e persino ora mi fanno rabbrividire le persone che dicono che si dovrebbe fare quello che si dice. Gesù rafforzerebbe questo? Ora qualsiasi tipo di promessa mi fa battere il cuore di paura. Avete qualche parola di conforto per questo problema?
R: Gesù definisce l’onestà come “coerenza”: è una delle 10 caratteristiche dell’insegnante di Dio avanzato (M.4.II.1). Egli insegna che non è solo una questione delle cose che dici, ma che “non c’è nulla di ciò che dici che contraddica quello che pensi o fai … Essi [coloro che sono veramente onesti] non sono in conflitto con se stessi a nessun livello” (M.4.II.1:6,8). Se hai detto le parole “ma solo per scherzo”, allora sembrerebbe incoerente obbligarti a rispettarle. A quanto pare non hai mai detto al tuo amico che la tua promessa era fatta per scherzo. Sarebbe consigliabile farlo, e poi potrai avere maggiore pace mentale.
La sola promessa che Gesù prende seriamente è quella fatta nella nostra creazione e che abbiamo bloccato dalla nostra consapevolezza: “Dio mantiene le Sue promesse, Suo Figlio mantiene la sua. Quando lo ha creato, suo Padre disse: “Tu sei il Mio beneamato ed Io il tuo, per sempre. Sii perfetto come Me Stesso, perché non potrai mai essere separato da Me”. Suo Figlio non si ricorda di aver risposto “lo voglio”, nonostante egli sia nato da quella promessa (T.28.VI.6:3,4,5,6). Gesù la prende seriamente solo nel senso di ricordarci che questa è la fonte di ogni nostro conflitto interno, ma è anche il luogo dove si trova la nostra vera pace. Egli ci aiuta a diventare consapevoli dei pensieri nella nostra mente che stiamo scegliendo per impedirci di ricordare questa promessa. Non è che Gesù ci ritiene responsabili di questa scelta: egli semplicemente vuole aiutarci a mettere fine al nostro dolore e ripristinare nella nostra consapevolezza il nostro naturale stato di pace.
Le nostre vite in questo mondo sono il mezzo che le nostre menti hanno scelto per mantenere nascosta questa Identità. La serietà che accordiamo agli eventi ed ai problemi delle nostre vite è semplicemente parte di questa difesa, che include il portare Gesù e Dio nelle nostre vite perché sistemino le cose per noi e persino per decretare sanzioni per le nostre trasgressioni. Tuttavia questa non è che parte della nostra intenzione inconscia di convalidare il mondo e il sé che abbiamo fatto come sostituti della verità e della realtà. Gli insegnamenti di Un corso in miracoli ci invitano ad elevarci al di sopra del campo di battaglia del mondo che abbiamo fatto così da essere consapevoli di un altro modo di percepire il mondo e le nostre vite.
Entri in tensione odiando tuo fratello e diventando terrorizzato per aver fatto promesse , a causa della colpa che provi perché non riesci a mantenere le tue promesse, sia ontologicamente che personalmente. La situazione con il tuo amico in realtà è un riflesso o un frammento dell’auto accusa molto più profonda per il fallimento nel mantenere la tua promessa al tuo Sé e a Dio. Perdono e miracolo ti salveranno! Con Gesù a condurre il cammino puoi semplicemente imparare a sorridere della follia di pensare di aver peccaminosamente tradito Dio e Cristo. Questo è totalmente falso e di fatto impossibile. E’ solo un pensiero errato, non un peccato, e ora puoi correggerlo guardandolo senza giudizio, il che significa con l’amore di Gesù al tuo fianco. Allora sarai maggiormente in pace.