D # 266: Che cos’è esattamente il copione e in esso che parte gioca la scelta? Tutti gli eventi sono stabiliti perché queste sono lezioni che abbiamo scelto di imparare e la scelta è solo nel vedere ogni cosa con lo Spirito Santo? Oppure c’è una ulteriore scelta con la quale possiamo davvero cambiare il copione, ad esempio evitare, accelerare, riadattare, omettere, riordinare, aggiungere situazioni, eventi, relazioni, ecc.? E se la mente è stata guarita in certi aspetti, questo significa allora che certi eventi corrispondenti non si presenteranno nel copione? E lo sapremmo? E questo ha qualcosa a che fare con il perdono?
R: Il copione (L.pI.158.4:3) si riferisce a tutti gli apparenti eventi che potrebbero essere messi in scena sullo schermo dell’ego – il mondo del tempo e dello spazio. Tutti questi eventi sono stabiliti nel senso che sono già scritti. Di fatto sono già accaduti sebbene, ci dice Un corso in miracoli, in realtà non siano assolutamente mai accaduti, dal momento che il pensiero di separazione e la conseguente colpa da cui tutti originano è essa stessa una finzione. In quell’istante di separazione, tutto – ogni sogno, ogni possibile scelta dell’ego – è avvenuto ed istantaneamente è stato corretto dallo Spirito Santo. Ma noi, che sembriamo essere ancora catturati nel tempo e nello spazio, non abbiamo ancora accettato quella correzione nella nostra mente e così, come parti frammentate di quell’unica mente egoica, continuiamo a proiettare il nostro specifico copione di colpa nel mondo che abbiamo fatto come schermo per quelle proiezioni (M.2.2,3,4).
E così ora sembra che abbiamo una scelta su quale evento –tra le miriadi di eventi dell’ego, il cui numero è quasi infinito - rivedere, sebbene generalmente accettiamo certe restrizioni alle nostre scelte una volta selezionata un’identità specifica in una vita specifica.
Ma ci sono ancora molte scelte al livello della forma che si possono fare in ogni momento. Questa gamma di opzioni (dall’insieme prestabilito di possibilità) fa integralmente parte dell’atteggiamento seduttivo dell’ego, poiché esso cerca di persuaderci a continuare a credere che se solo possiamo scegliere le giuste forme nella giusta combinazione – la relazione giusta, la carriera giusta, il giusto posto in cui vivere, il giusto investimento, i numeri giusti della lotteria, ecc. – possiamo essere felici.
Ciò che l’ego cerca sempre di mantenere nascosto è il contenuto soggiacente di queste scelte, che deve essere peccato, colpa e paura, in quanto tutti basati sul credere nella separazione e negli interessi separati (T.29.IV.2,3).
È compito dello Spirito Santo insegnarci che la sola scelta realmente significativa che possiamo fare nel tempo è permettere al Suo scopo di guidarci in ciascuno dei nostri momenti di decisione, così da usarli per svegliarci dal sogno anziché per continuare a sognare alla ricerca del sogno “perfetto” dell’ego nel quale vengono soddisfatti tutti i bisogni della nostra specialezza. E ciò significa che siamo disposti a lasciar andare i nostri giudizi su come dovrebbero andare le cose, che è ciò che significa praticare il perdono (T.29.IV.5,6).
Generalmente, in una qualsiasi vita, c’è un tema specifico di vittimismo che ricorre all’interno delle relazioni o attraverso di esse. Può trattarsi di un tema di tradimento, o abbandono, o rifiuto, o abuso, o trascuratezza ecc. Dal momento che ogni tema non rappresenta niente altro che la forma specifica della colpa proiettata - a causa della nostra auto accusa sommersa per come abbiamo attaccato Dio nel momento della separazione - esso inevitabilmente ricorre nella nostra vita fino a quando non siamo disposti a ritirare la proiezione e guarire quell’aspetto di colpa nella nostra mente, anziché vederlo fuori di noi. E questo è ciò che il Corso intende con perdono.
Una volta che la colpa che sta dietro una specifica forma di vittimismo è stata scoperta e lasciata andare, non avremo più bisogno di proiettarla fuori dalla nostra mente. Potremo o non potremo essere consapevoli di come questo cambiamento interiore si rispecchia nelle nostre relazioni esterne, sebbene possiamo ad un certo punto renderci conto che non veniamo più provocati dagli avvenimenti esterni come avveniva in passato. Di certo non saremo più motivati dall’ego nella scelta di tali specifici copioni vittimistici per nascondere la nostra colpa.
Per ulteriori discussioni relative a copioni e scelta puoi anche voler rivedere le domande # 37, #190 e #233.