Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 536 Le mie necessità saranno soddisfatte se do retta allo Spirito Santo? E come posso essere sicuro che non sto dando retta all’ego?

 

D #536: Molte volte Un Corso in Miracoli ci dice di lasciar andare i nostri giudizi e permettere allo Spirito Santo di guidarci. Dice che se permettiamo allo Spirito Santo di guidarci tutte le nostre necessità saranno soddisfatte. Ci spiega anche che con "necessità" intende necessità apparenti che noi percepiamo mentre siamo ancora nell’illusione. Dice anche che dobbiamo risvegliarci in pace. Da questo capisco che intende che non è possibile per noi risvegliarci da un sogno di terrore, ma prima dobbiamo permettere allo Spirito Santo di guidarci dal nostro sogno di paura a un “sogno felice”. Allora possiamo risvegliarci. Lo comprendo correttamente? Come possiamo essere sicuri di non seguire la guida dei giudizi dell’ego scambiandoli erroneamente con la guida reale dello Spirito Santo?

 

R: La tua comprensione è sostanzialmente corretta purché tu non voglia dire che, seguendo la guida dello Spirito Santo, ti aspetti che tutte le tue apparenti necessità terrene siano soddisfatte. Perché se ti aspetti questo ti stai preparando ad una delusione certa. Ci sono alcuni passaggi nel Corso dove il linguaggio sembra suggerire questo tipo di intervento Provvidenziale per le nostre necessità (es. T.20.IV.8, ma vedi anche la Domanda #293). Ma essi vogliono confortarci rassicurandoci che Dio ci ama e che non vuole punirci o ferirci in alcun modo, come vorrebbe invece farci credere l’ego. Quando arriviamo a comprendere il livello della mente al quale il Corso è scritto, diventa chiaro che Gesù si riferisce agli ostacoli e alle necessità percepite nella mente e non nel corpo, che in fin dei conti è solo una proiezione priva di vita dei pensieri di scarsità e di necessità nella mente.

Per quanto riguarda la tua domanda sull’ascoltare lo Spirito Santo, Egli ci guida dicendoci sempre e solo di perdonare (T.25.VI.5:3,4,5,6; L.pI.99.9:6,7,8; L.pII.1.5:1). E questo non implica il fare qualcosa. Ma piuttosto implica il disfare i nostri giudizi di attacco e di condanna. Qualsiasi cosa specifica che potremmo dire o fare, dopo aver lasciato andare il giudizio, è semplicemente la forma che la nostra mente, in unione con Spirito Santo, darà allora all’esperienza di amore e di pace che fluisce attraverso la nostra mente quando non restringiamo la loro estensione con il nostro desiderio di qualcosa di diverso. Fintanto che accetti che il tuo ruolo è semplicemente riconoscere i giudizi del tuo ego e essere disposto a lasciarli andare, non dovrai preoccuparti di nient’altro. Starai seguendo la guida dello Spirito Santo.

La tua preoccupazione sul distinguere tra la guida dell’ego e quella dello Spirito Santo è stata affrontata anche in altre Domande, tra cui la #43, la #285, e la #309.