Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 938 Come può Dio permettere che un bambino piccolo muoia?

 

D # 938: Trovo estremamente difficile affrontare la morte improvvisa del mio bambino. So che la morte è un’illusione, ma sembra non esserci fine ai miei sentimenti di angoscia e dolore. In Un corso in miracoli ci sono parole utili in questa situazione? E perché Dio permette che avvengano eventi così orribili e senza senso?

 

R: Se ti senti a tuo agio nel pensare alla morte come parte dell’illusione, forse troveresti utile soffermarti sul suo scopo e la sua importanza nel sistema di pensiero dell’ego, che potrebbero allora aiutarti a comprendere meglio la tua angoscia e il tuo dolore. La sezione del manuale per insegnanti “Cos’è la morte?” (M.27), descrive la morte come “il sogno principale da cui scaturiscono tutte le illusioni” (M.27.1:1), e aggiunge che non è la Volontà di Dio: “Egli non ha fatto la morte, perché non ha fatto la paura. Per Lui entrambe sono ugualmente senza significato” (M.27.4:9,10). Così, la morte è radicata nel sistema di pensiero della separazione, che non ha nulla a che fare con Dio, intendendo che Dio non “permette” la morte. Lasciar andare la credenza nella realtà della morte e che Dio ne sia il responsabile ultimo non è per niente facile, perché, come spiega Gesù in questa sezione: “Senza l'idea della morte il mondo non esiste. Tutti i sogni finiranno con questo. Questo è l’obiettivo finale della salvezza: la fine di tutte le illusioni” (M.27.6:3,4,5). Nel profondo della nostra mente sappiamo che se lasciamo andare questa credenza nella morte il fondamento della nostra stessa esistenza di individui sarà minata, e quella paura è l’enorme ostacolo che si frappone al nostro lasciar andare. Noi non siamo coscienti di tutto ciò, naturalmente, ma questo è il motivo per cui è così difficile superare il dolore. Una volta che cogliamo la verità che Gesù ci insegna, allora dobbiamo passare il resto della nostra vita a processarla e ad applicarla alle cose specifiche della nostra vita quotidiana. Come abbiamo discusso nella Domanda #15, deve essere fatto con gentilezza e pazienza, rispettando la profondità delle nostre sensazione senza negarle mai con i nostri tentativi di essere “bravi studenti” di questo corso.

Un altro aspetto da prendere in considerazione: si pensa sempre alla morte improvvisa di un bambino come ad una tragedia, e per la maggior parte della gente non c’è alcuna altra descrizione concepibile. Tuttavia, all’interno del sistema di pensiero di Un corso in miracoli questo è un giudizio che presuppone la comprensione sia del copione di Espiazione del bambino sia di quello dei genitori. Ma in realtà noi non sappiamo cosa implichi l’intero nostro percorso o quello di chiunque altro. E così dobbiamo considerare la possibilità che questo evento sia stato scelto della mente del bambino come parte delle sue lezioni di Espiazione. Come genitore, quindi, puoi chiedere aiuto per vederla allo stesso modo: non come lezione inviata da Dio o dallo Spirito Santo, ma come parte del tuo copione che lo Spirito Santo ti può aiutare ad usare per imparare gentilmente che perdita e dolore sono connessi con l’immagine di te e del tuo bambino che ha fatto l’ego e non viene dalla vera immagine del tuo Sé in quanto creazione di Dio (L.pII.284). Infine, in una sezione intitolata “Falsa guarigione contrapposta a vera guarigione”, Il canto della preghiera offre un modo di vedere la morte confortante, come guarigione alternativa al modo in cui normalmente la vede il mondo (CdP.3.II).