D#948: Ho avuto una difficile relazione sentimentale per cinque anni. Talvolta, quando siamo in conflitto, io accetto come una mia mancanza e un atteggiamento mentale sbagliato quello che mi viene rispecchiato e mi sento in pace. Altre volte provo risentimento verso il mio compagno ed invidio le coppie che percepisco avere una visione comune. Un corso in miracoli insegna a non cercare fuori di noi e a non cercare e trovare altre relazioni che al mio ego piacerebbero di più. Presto andremo da un counselor che ci aiuti con questa tematica. So che l’obiettivo del counselor sarà quello di aiutarci a creare una maggior congruenza su base egoica. Quindi come faccio a farlo e a restare fedele all’insegnamento del Corso? E se il mio obiettivo è comunque basato sull’ego, perché non trovare semplicemente un’altra relazione con qualcuno che sia più compatibile con me?
R: Un corso in miracoli è una guida che ci aiuta a spostarci dall’ego allo Spirito Santo come nostro Insegnante interiore. Non è una guida comportamentale. Così il restare fedeli all’insegnamento del Corso è unicamente una questione di cosa avviene nella tua mente. Dalla prospettiva del Corso, dunque, vedere un counselor per avere aiuto nella vostra situazione non è più giusto o sbagliato di bere dell’acqua quando hai sete. L’acqua non guarisce. Ma non sarebbe nemmeno amorevole o utile negare al tuo corpo il liquido che richiede per funzionare e sentirsi bene. Allo stesso modo il counseling può non guarire la tua mente, ma se ti può aiutare ad alleviare la tua angoscia mentale, allora sarebbe sciocco non parteciparvi. Inoltre, tutte le nostre questioni fisiche e psicologiche sono, in realtà, barriere che abbiamo creato per mantenere fuori dalla nostra mente l’Amore di Dio. Pertanto il fare qualsiasi azione che ne diminuirà gli effetti può essere un utile primo passo verso il ricordare infine l’Amore di Dio. Nell’opuscolo Psicoterapia: Scopo, Processo e Pratica, Gesù afferma che “È nell’istante in cui il terapeuta dimentica di giudicare il paziente che avviene la guarigione” (P.3.II.6.1). Chiaramente Gesù non si oppone alla terapia. Inoltre potremmo sostituire le parole terapeuta e paziente con qualsiasi coppia di persone che hanno una relazione. La guarigione avviene quando non giudichiamo un altro – o noi stessi. Così, dalla prospettiva di Gesù, che tu stia o meno con un partner specifico è irrilevante. Ciò che importa è il modo in cui stai o meno. Questo è il motivo per cui il Corso ci esorta a chiedere l’aiuto dello Spirito Santo mettendo in dubbio lo scopo di tutti i nostri pensieri e le nostre azioni. Lo Spirito Santo sa che sebbene si camuffino in milioni di modi, ci sono solo due scopi che possiamo avere. O stiamo proiettando colpa o estendendo amore. Lo Spirito Santo ci farà sempre vedere quale delle due cose stiamo facendo.
Per fortuna Egli è il Terapeuta interiore Che si dimenticherà sempre di giudicarci. Così, se teniamo la Sua Mano, tutto ciò che faremo diventerà una classe di guarigione sul perdono. Colma del Suo perdono e del Suo Amore, riconoscerai che né tu né il tuo partner siete colpevoli: avete semplicemente paura entrambi dell’amore. Potrebbe essere utile per entrambi lavorare insieme su questa tematica, oppure lavorarci separatamente. Ma che restiate insieme o vi separiate, lo farete con dolce gentilezza, una gentilezza che vuole solo ciò che è meglio per ciascuno di voi.
Per una discussione collegata sulle relazioni speciali, leggete la Domanda #701 Cosa dice il Corso riguardo il chiudere una relazione?