Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1102 La “minuscola folle idea” sarà sempre un pericolo?

 

D #1102: La “minuscola, folle idea” è sempre lì in attesa di essere presa sul serio? Sembra folle, ma se dovessi veramente tornare a casa, penserei che non farei mai nuovamente quell’errore, ma come faccio a tornare nel luogo che non ho mai lasciato? Dio, secondo Un corso in miracoli, non è consapevole della nostra separazione in termini metaforici: ma Egli è consapevole della nostra scelta di separarci come risposta della folle idea?

 

R: Se accettassi lo stretto non dualismo metafisico del Corso, arriveresti a concludere che Dio non potrebbe essere consapevole della nostra risposta alla minuscola, folle idea di separazione. Se ne fosse consapevole, questo significherebbe che ci sono due reali stati in opposizione: Dio e uno stato separato da Lui. Questo ti mette immediatamente nel dualismo, il modo prevalente di vedere la realtà nelle teologie e nelle filosofie del mondo, ma non di Un corso in miracoli.

All’interno dell’illusione, la minuscola, folle idea è sempre presente, e noi rispondiamo sempre ad essa con una delle due modalità: o ricordando di sorridere gentilmente ad essa (la risposta dello Spirito Santo [T.27.VIII.9],o prendendola sul serio (la risposta dell’ego) per vivere poi esteriormente le difese conseguenti di negazione e proiezione. Che abbiamo accolto l’invito dell’ego in questo modo è implicito nell’acuta descrizione che Gesù fa della nostra vita: “Ogni giorno, e ogni minuto di ogni giorno, e ogni istante che ciascun minuto contiene, non fai che rivivere il singolo istante in cui il momento di terrore ha preso il posto dell’amore. E così muori ogni giorno per vivere di nuovo, finché non attraverserai lo spazio vuoto tra il passato e il presente, che non è affatto uno spazio vuoto. Tale è ogni vita: un intervallo apparente tra la nascita e la morte per poi tornare nuovamente alla vita, la ripetizione di un istante scomparso tanto tempo fa che non può essere rivissuto. E tutto il tempo non è che la folle credenza che ciò che è finito sia ancora qui ed ora” (T-26.V.13). Questo collima con la sua precedente descrizione: “Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto, persino ogni secondo, tu decidi tra la crocifissione e la resurrezione: tra l’ego e lo Spirito Santo. L’ego è la scelta della colpa; lo Spirito Santo la scelta dell’assenza di colpa. Il potere di decidere è tutto ciò che è tuo. Ciò tra cui puoi decidere è stabilito perché non ci sono alternative eccetto la verità e l’illusione (T.14.III.4:1,2,3,4).

Questi passaggi chiariscono che noi possiamo correggere la nostra scelta errata in qualsiasi istante di qualsiasi giorno della nostra vita. Fare questa scelta senza riserve è il nostro ritorno a casa (con una breve pausa nel mondo reale, naturalmente). Pertanto la nostra sola attenzione dovrebbe essere sull’istante presente e sulla scelta che stiamo facendo in quell’istante. La nostra liberazione dalle illusioni sta solo in questo. Concentrando lì la nostra attenzione, le domande su cosa accadrà in seguito alla fine svaniranno interamente nella realizzazione che la minuscola, folle idea non è mai accaduta, e così non potrà mai più essere scelta di nuovo.