D # 1200: Voglio solo porre una domanda che fa da seguito alla Domanda #825 per essere sicuro di aver compreso gli effetti dell’aver scelto la specialezza. Secondo quanto ho compreso, qualsiasi problema abbiamo nella nostra vita alla fine può essere fatto risalire al nostro desiderio di essere speciali e distinti dai nostri fratelli e sorelle. Questo potrebbe significare che abbiamo un problema nella nostra vita che ha le sue radici nel nostro desiderio di specialezza in un altro aspetto delle nostre vite? Diciamo che ho il desiderio di essere più intelligente di chiunque e scelgo la specialezza ed agisco in base a questo desiderio di essere più intelligente. State dicendo che questa scelta avrà i dolorosi effetti delle illusioni, ma che queste si possono mostrare in un altro aspetto della mia vita che non ha niente a che fare con il voler essere più intelligente degli altri?
R: Gli effetti dolorosi dello scegliere un’illusione di te stesso come sostituto della verità su di te si mostrerà in molti modi differenti, non solo nel contesto dei tuoi sforzi di essere più intelligente degli altri: quella è solo la forma specifica del contenuto soggiacente. Un altro modo di dire che stiamo scegliendo una identità illusoria è dire che stiamo vivendo una bugia. E’ ovvio che da ciò fluiscano conseguenze terribili. Tutte le difese inconsce che devono essere mantenute per proteggere la bugia richiedono uno sforzo enorme: il nostro sistema difensivo deve sempre avere la “massima allerta” per tutto ciò che potrebbe rivelare la bugia e distruggere la nostra posizione speciale. Queste dinamiche non possono che avere un profondo effetto su tutte le nostre relazioni.
La causa ultima, tuttavia, è la nostra scelta di rifiutare la risposta dello Spirito Santo alla “minuscola, folle idea” di separazione e di accettare invece quella dell’ego. Questo è il livello sul quale deve avvenire il “lavoro di riparazione”. Il desiderio soggiacente è di essere superiori a Dio: qui è dove si trovano la vera angoscia e dolore. E’ un pensiero ridicolo, in realtà, ma questo è il pensiero che si riflette nel desiderio di essere più intelligenti di altri. Tutti noi lo mettiamo in atto ogni volta che diamo valore alla specialezza. In Un corso in miracoli Gesù ci chiede: “Se percepissi la relazione speciale come trionfo su Dio, la vorresti?” (T.16.V.10:1) Più faremo questa connessione, più ci renderemo conto che stiamo facendo del male a noi stessi con ogni tentativo di essere speciali, perché non solo saremo catturati nella futilità della trappola dell’ego di “cercare e non trovare” (T.12.IV.1:4), ma deruberemo noi stessi della pace e della gioia che sono la nostra eredità eterna e il nostro “sacro diritto” (T.30.V.9:10).