D # 421: Studio Un corso in miracoli da alcuni mesi ed ho imparato che gli errori vengono disfatti quando li si guarda. Per diventare consapevole dei miei errori cerco di essere consapevole di frasi come “Non dovrebbero fare così” oppure “Dovesti comportarti in questo modo”. Credo che man mano che divento consapevole di voler controllare le persone attorno a me queste frasi scompariranno. Questa tecnica è utile per sospendere il giudizio oppure implica giudizio a sua volta?
R: Prestare attenzione alle cose che pensi e dici è un modo molto utile per praticare la vigilanza che il Corso insegna. E’ una parte molto importante dell’addestramento mentale del Corso.
Ciò che questi pensieri e parole riflettono sono le credenze e i giudizi del sistema di pensiero dell’ego che si basa sul credere che la separazione sia reale. Questa credenza è l’errore originale che da luogo a tutti gli errori di giudizio successivi. Diventare consapevoli della forma specifica che il pensiero di separazione assume in tutte le nostre relazioni è il modo con cui entriamo in contatto con la scelta che è stata fatta nella mente. Nell’esempio che fai, voler controllare gli altri riflette il desiderio di “controllare” noi stessi decidendo chi siamo anziché accettare l’Identità che ci è stata data da Dio. Dato che ci siamo dissociati dal potere di scelta nella nostra mente, il solo modo per sapere cosa abbiamo scelto è attraverso gli effetti nelle nostre relazioni ed interazioni nel sogno. Essi ci mostrano se abbiamo scelto di credere alla interpretazione dell’ego in merito alla nostra identità (corpi separati e colpevoli) o all’interpretazione dello Spirito Santo (l’unico, innocente Figlio di Dio). Ecco perché diventarne consapevoli è un passo importante del disfacimento. Tuttavia questa non è la fine del processo: “Per poter guarire, diventa quindi essenziale che l'insegnante di Dio lasci che tutti i suoi errori vengano corretti. Se avverte il sia pur minimo accenno di irritazione in sé mentre risponde a chicchessia, che riconosca istantaneamente di aver fatto un'interpretazione che non risponde a verità. Che si rivolga, allora, dentro di sé alla sua Guida eterna e lasci che sia Lui a giudicare quale debba essere la risposta” (M.18.4:1,2,3).
Una volta che siamo consapevoli delle nostre credenze e dei nostri giudizi errati, essi non scompaiono automaticamente. Abbiamo una scelta importante da fare: o li manteniamo o li scambiamo con la correzione dello Spirito Santo. La prima scelta rinforza il sistema di pensiero dell’ego, che è la fonte di tutto il dolore sperimentato nel mondo dell’illusione. La seconda conduce al disfacimento della credenza egoica nella separazione, indebolendo il nostro investimento in essa. Man mano che iniziamo a renderci conto del costo tremendo di mantenere la nostra errata credenza nella separazione (dolore e conflitto), diventiamo più disponibili a scegliere la correzione dello Spirito Santo: “Il Cielo viene scelto consciamente. La scelta non potrà essere fatta fintantoché le alternative non saranno accuratamente viste e comprese. Tutto quanto è velato da ombre deve essere innalzato alla comprensione, per essere nuovamente giudicato, questa volta con l’aiuto del Cielo. E tutti gli errori di giudizio che la mente aveva compiuto in precedenza saranno aperti alla correzione, man mano che la verità li licenzia come infondati. Ora essi sono senza effetti. Non possono essere nascosti, perché la loro nullità è riconosciuta” (L.pI.138.9:1,2,3,4,5).