Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 265 Perché vendete un’immagine di Gesù biondo con gli occhi azzurri?

 

D # 265: Sebbene io ami le vostre domande e risposte, ho un grosso problema con l’immagine che vendete di un Gesù biondo e con gli occhi azzurri. In quando donna di colore non mi identifico proprio con essa. Perché la vendete – dopotutto lui non era mediterraneo?

 

R: L’immagine di Gesù disponibile attraverso la Foundation non va intesa come l’immagine del Gesù storico. E’ ovvio che non è disponibile alcuna sua immagine. La voce che Helen Schucman udiva e che identificò come la voce di Gesù non è associata affatto con un corpo. Così in nessun caso la Foundation offre una immagine che possa essere definita come il vero ritratto di Gesù nella forma. L’immagine a cui ti riferisci fu utilizzata come copertina di una delle pubblicazioni della Foundation, “Forgiveness and Jesus” di Kenneth Wapnick, e fu messa a disposizione del pubblico su richiesta. Il dipinto originale, di Howard Chandler Christy, fu in seguito donato alla Foundation. Ad alcuni piace, anche se di certo non attrae tutti. Puoi trovare un’altra rappresentazione di Gesù nella forma che ti ispiri e ti aiuti a relazionarti a lui in modo più personale. Tuttavia è importante che gli studenti del Corso non confondano la voce che Helen Schucman udiva e che identificò come Gesù, con il Gesù della tradizione Cristiana, né che lo associno ad una qualsiasi particolare immagine nella forma. Il Corso usa i termini Gesù e Spirito Santo come simboli che riflettano la parte della mente della Figliolanza che conserva il ricordo di Dio. Non si tratta di persone reali: “Il nome di Gesù è il nome di colui che era un uomo ma che vide il volto di Cristo in tutti i suoi fratelli e ricordò Dio. Così egli divenne identificato con Cristo, non più un uomo, ma uno con Dio. L'uomo era un'illusione, poiché sembrava che fosse un essere separato che camminava da solo, dentro un corpo che sembrava mantenere separato il suo sé dal Sé, come fanno tutte le illusioni" (C.5.2:1,2,3). Tuttavia, fintanto che crediamo di essere individui nei corpi, è per noi utile relazionarci con questi simboli come se fossero persone in una qualsiasi forma specifica che abbia significato per noi. Questo è ciò a cui il Corso si riferisce quando ci dice: “Non sei nemmeno in grado di pensare a Dio senza un corpo, o una qualche forma che pensi di riconoscere” (T.18.VIII-1:7). Gesù stesso si unisce a noi nella nostra percezione del corpo: “Prendimi, dunque, per mano perché vuoi trascendere l’ego” (T.8.V.6:8).