Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 913 E’ normale scoprire pensieri oscuri e malvagi in se stessi quando si studia il Corso?

 

D # 913 Studio Un corso in miracoli da circa 12 anni. So che gli studenti del Corso scoprono spesso che nel momento in cui chiedono l’aiuto dello Spirito Santo nel guardare le manovre dell’ego le cose nella loro vita sembrano peggiorare anziché migliorare. Ciò che trovo mi disturbi notevolmente nel mio processo in quanto studente è il comparire, o forse il giungere in superficie, di una grande quantità di rabbia. Talvolta, nelle situazioni quotidiane, i miei pensieri diventano addirittura feroci ed assassini. Direi che ho una personalità piacevole e sono generalmente un individuo simpatico, amichevole. Il mio pensiero è che forse un sacco di rabbia repressa giunge in superficie nel momento in cui guardo sempre più all’interno con l’aiuto dello Spirito Santo. So che dovrei chiedere allo Spirito Santo di guardare questa cosa anche con me. Ma ho quasi paura di approfondire cos’altro potrebbe esserci sotto la superficie della mia personalità altrimenti quieta e suadente. Questo è una sorta di sviluppo “normale” per uno studente di lunga data del Corso?

 

R: Sì, quello che descrivi è un’esperienza piuttosto normale per gli studenti del Corso. Come sai, il processo del Corso è di chiedere allo Spirito Santo di guardare con noi le manovre dell’ego. Facendo così portiamo alla luce ciò che ci siamo sempre sforzati duramente (sebbene inconsciamente) di mantenere nell’oscurità. Spesso, man mano che diventiamo sempre più disposti a prendere la mano dello Spirito Santo e portare alla consapevolezza ciò che abbiamo sotterrato, vediamo sempre più quanto l’ego sia realmente odioso e malvagio.

Quando l’ego ha la sensazione che il suo gioco possa finire (rendendosi conto che abbiamo trovato una voce da sentire oltre la sua) la sua voce diventa tipicamente più forte e più drammatica. Come afferma il Corso: “L’ego attaccherà le tue motivazioni non appena esse saranno chiaramente in disaccordo con la sua percezione di te. Questo è il momento in cui cambierà improvvisamente dal sospetto alla malvagità, dato che la sua incertezza sarà aumentata” (T.9.VII.4:6,7).

Man mano che diventiamo più esperti nel cambiare il nostro insegnante interiore, la paura ci costringe spesso a tornare bruscamente indietro verso la voce familiare dell’ego. Ma il Corso ci rassicura dicendoci che questa tendenza non ha alcun effetto con la nostra capacità finale di completare il viaggio che abbiamo cominciato: “Man mano che la luce si avvicinerà, ti precipiterai nell’oscurità, ritraendoti dalla verità, talvolta ritirandoti verso forme minori di paura e talvolta verso il puro terrore. Ma avanzerai, poiché il tuo obiettivo è avanzare dalla paura alla verità” (T.18.III.2:1,2).

Qualsiasi sia il gioco dell’ego, la cosa importante è semplicemente continuare a guardarlo mentre teniamo la mano dello Spirito Santo. Naturalmente, al livello di questo mondo, è generalmente preferibile (e più utile per te e coloro attorno a te) non agire i folli pensieri di attacco dell’ego. Ma non vuoi fare finta che non ci siano. Il farlo non li farebbe comunque andare via, semplicemente li rimanderebbe nell’oscurità dell’inconscio. E un principio psicologico fondamentale è che ciò che viene represso viene proiettato. Quindi, per diventare veramente meno odiosi e malvagi, dobbiamo ammettere che siamo quelle cose e gradualmente imparare a non prendere seriamente la voce dell’ego. Di nuovo, questo significa guardare l’ego senza giudizio, indipendentemente da quanto diventi intensa o imbarazzante la sua cattiveria.

Ricorda che l’ego – l’ego di tutti – è odio al cento per cento. Una personalità socialmente più accettabile non è uguale all’avere un ego che sia migliore o più accettabile di quello di un altro. Gesù ci dice: “L’intensità delle emozioni che provi non ha importanza. … un lieve fastidio non è altro che un velo gettato su una furia intensa” (L.pI.21.2:4,5). Dapprima questa affermazione può suonare come grottesca e profondamente disturbante. Ma alla fine è piuttosto rassicurante. Dalla prospettiva di Gesù, siamo tutti la stessa cosa.

Ciascuno di noi sceglie di ascoltare al cento per cento la voce odiosa dell’ego, o al cento per cento la Voce amorevole dello Spirito Santo. Ciascuno di noi, indipendentemente dai tratti della personalità che mostriamo in questa vita, è o Hitler o Gesù. E le volte in cui i nostri pensieri o il nostro comportamento sono più simili a Hitler, ci siamo semplicemente spaventati, abbiamo lasciato andare la mano dello Spirito Santo e ancora una volta abbiamo fatto l’errore di ascoltare la voce sbagliata. Questo è un errore che chiede correzione, non punizione. E per fortuna il farneticare folle e crudele del nostro ego non ha alcun effetto sulla realtà.

Per discussioni collegate in merito a rabbia ed attacco, vedere le nostre domande #63 e #587.