Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1083 In che modo posso portare un problema a Gesù nella mia mente quando non sento la sua presenza lì?

 

D #1083: Come faccio a portare un problema all’amore di Gesù nella mia mente quando non sono nemmeno consapevole della sua presenza lì?

 

R: Quando la mente ha scelto di identificarsi con il sistema di pensiero dell’ego, si è dimenticata anche la sua identità di mente e si è invece identificata con il corpo. Così facendo ha perso ogni consapevolezza, non solo del ricordo dell’amore di Dio simboleggiato da Gesù o dallo Spirito Santo, ma di se stessa come mente. Uno degli obiettivi più importanti di Un corso in miracoli, quindi, è quello di insegnarci che abbiamo una mente che ha il potere di scegliere tra l’ego e lo Spirito Santo. Questo è l’obiettivo fondamentale del programma di studi di addestramento della mente del libro degli esercizi. L’applicazione dei principi insegnati nel testo e la base della pratica del perdono consistono nel diventare consapevoli della mente che sceglie sempre tra l’ego e l’amore di Gesù. La capacità di scegliere non è perduta con la decisione della mente di dimenticare il proprio potere. La mancanza di consapevolezza non ci impedisce di scegliere: significa semplicemente che siamo dimentichi dell’esistenza della mente credendo erroneamente che esista un mondo fuori dalla mente e che le cose esterne alla mente possano avere un effetto su di esso. Questo credo è essenziale per il sistema di pensiero dell’ego ed è il perno su cui poggia. Ne trova una chiarissima espressione nella decisione della mente di identificarsi con il corpo.

La disponibilità ad accettare questa identità non è differente dalla disponibilità a rivolgersi alla parte della mente in cui dimora l’amore di Gesù. Il punto sta nel perché sembri più facile credere alla bugia dell’ego (l’esistenza del mondo e del corpo) che non alla verità dello Spirito Santo (l’esistenza della mente ed il ricordo dell’amore/Gesù). La ragione è che lo vogliamo.

Ciò che ci motiva a volere l’amore che Gesù rappresenta è l’imparare a riconoscere gli effetti dolorosi dello scegliere l’ego, vedendo ogni cosa nella nostra vita come il riflesso della scelta della mente. Questo è il primo passo nel processo di perdono ed è il modo in cui entriamo in contatto con la mente che è stata dimenticata. Significa prestare attenzione ad ogni esperienza di conflitto in ogni sua forma, da un minuscolo fastidio a una rabbia omicida, e riconoscere in essa la scelta della mente in favore dell’ego. Il passo successivo è essere disposti ad accettare la responsabilità di questa scelta e ricordare che la mente può scegliere in maniera diversa. Questo riconoscimento e questa disponibilità sono il modo in cui ci rivolgiamo alla Presenza dello Spirito Santo nella mente. La consapevolezza di questa Presenza viene in questo modo rafforzata, mentre viene indebolita la credenza che l’ego sia il solo modo di procedere.

Gesù stesso fornisce la risposta alla nostra ricerca di lui dicendoci che c’è solo bisogno di una piccola disponibilità ad applicare le lezioni del Corso. Come simbolo dell’Amore di Dio, la presenza di Gesù diventa più reale con ogni piccolo passo fatto nella pratica del suo insegnamento: “Il nostro Amore ci aspetta mentre andiamo verso di Lui, e cammina accanto a noi mostrandoci la via. Egli non viene meno in nulla. Egli è il Fine che cerchiamo, e il Mezzo tramite il quale andiamo a Lui” (L.pII.302:2)