Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 357 Cosa accade se la pace che cerco di dare non viene restituita?

 

D # 357: Potete chiarire cosa intende Kenneth quando, nel libro The Fifty Miracle Principles [I cinquanta principi dei miracoli, disponibile solo in inglese], afferma: “Il mio dono di pace sarà dato all’altra persona; se quella persona sceglie di accettarlo o meno, questo avviene tra quella persona e Gesù”. Cosa accade se l’altra persona con cui sto lavorando non è uno studente di Un corso in miracoli, e non è affatto in contatto con il loro amore nascosto? In questa domanda sono implicite la mia frustrazione e la mia paura in merito al fatto che ho dato doni alla mia ex ragazza con la quale ho rotto malamente. La sto vedendo sempre meno con gli occhi della paura e sempre più con gli occhi dell’amore, ma non ho avuto la risposta che avevo sperato. Sono confuso sul significato della frase: “man mano che incominci a riconoscere i doni che hai dato tanto liberamente a tuo fratello”. L’ho fatto, e sto crescendo e sono entusiasta, ma immagino che il mio sogno sia che lei torni da me e mi dica “Beh comunque ho fatto esperienza di questo nuovo modo di vederti” (Rido). Potete offrirmi un piccolo insight al riguardo?

 

R: Quando si lavora con questi insegnamenti è importante fare distinzione tra forma e contenuto. Il “dono della pace” viene dalla decisione che fai nella tua mente di non vedere i tuoi interessi separati da quelli della tua ragazza. Questo è il contenuto. Non è diverso dal “dono della pace” che dai a chiunque altro. Significa elevarsi al di sopra della specialezza, che implica sempre interessi separati, vederti carente e vedere che l’altra persona ha ciò che vuoi e di cui hai bisogno. Una volta che ti elevi al di sopra della specialezza – anche solo per un istante – la separazione tra te e l’altra persona se ne andrà e tu sarai in pace; la tua esperienza sarà tale che la pace avvolgerà te e l’altra persona come una cosa sola. In quell’istante ogni bisogno ed aspettativa semplicemente scompare: non importa veramente se l’altra persona risponde oppure no. La forma o espressione del contenuto varia da individuo a individuo, ma non è importante. Questo è l’ideale nel quale vogliamo crescere. Una lezione il cui contenuto è utile in questo contesto è “Quando sono guarito non sono guarito da solo” (L.pI.137).

Dal punto di vista del mondo lo scopo della relazione è ottenere quello che vuoi: avere la tua ragazza nella tua vita per sentirti completo ed appagato. È naturale sentire che tutto sarà meraviglioso se solo la tua ragazza rispondesse come vuoi tu. Questo è il modo in cui approcciamo le relazioni nel mondo.

Ma quell’approccio viene dalla nostra mente sbagliata, il che non lo rende peccaminoso o cattivo, né significa che non dovresti cercare di avere una relazione romantica. Se stai lavorando con il Corso vuoi soltanto essere completamente onesto sullo scopo che la relazione ha per te ora. Poi chiedi aiuto se vuoi che la relazione abbia uno scopo diverso.

Dal punto di vista dello Spirito Santo lo scopo di ogni relazione è essere lo strumento attraverso il quale disfiamo il nostro credere nella separazione. E’ un processo che avviene nella nostra mente. “Lo Spirito Santo, sempre pratico nella Sua saggezza, accetta i tuoi sogni e li usa come strumenti per il risveglio. Tu avresti voluto usarli per rimanere addormentato. Ho detto in precedenza che il primo cambiamento, prima che i sogni spariscano, è che i tuoi sogni di paura vengano cambiati in sogni felici. Questo è quello che lo Spirito Santo fa nella relazione speciale. Non la distrugge, né te la strappa via. Ma la usa in maniera differente, come aiuto per renderti reale il Suo scopo. La relazione speciale rimarrà, non come fonte di dolore e colpa, ma come fonte di gioia e libertà. Essa non sarà solo per te, poiché in ciò sta la sua miserevolezza. Così come la sua mancanza di santità la manteneva separata, la sua santità diventerà un’offerta per tutti” (T.18.II.6).

Questo, ovviamente, è un approccio piuttosto diverso da quello del mondo, dove la nostra attenzione è rivolta a rendere migliore la nostra vita nel mondo. Questo cambiamento nel nostro approccio verso ogni cosa è l’oggetto dall’addestramento nelle lezioni del libro degli esercizi. Richiede molto tempo per la maggior parte di noi, perché sembra andare contro ciò che per noi è diventato naturale. Sembra normale stare bene non appena le condizioni esterne cambiano, non appena questa particolare persona risponde nel modo che voglio io. Ma Gesù ci sta insegnando che questo atteggiamento rinforza semplicemente il nostro problema anziché risolverlo. Rinforza il nostro credere nella realtà della nostra mancanza e della nostra angoscia ed infelicità. Di nuovo, ciò non significa che tu non possa avere una relazione. Significa che lo scopo sarebbe diverso.