D # 243: Alcuni versi del Nuovo Testamento sembra parlino di “peccato imperdonabile” contro lo Spirito Santo. Qual è la visione di Un corso in miracoli riguardo a questi passaggi?
R: Il Corso vede sempre il peccato come parte dell’illusorio sistema di pensiero dell’ego. Non ha fondamento nella realtà. Pertanto non ci sono peccati perdonabili o imperdonabili, in parallelo al principio che non c’è gerarchia di illusioni. L’ego cerca di mantenere reale il peccato nella nostra mente perché questo è ciò che mantiene reale la sua stessa esistenza. Senza una nozione di peccato non ci sarebbe bisogno di dinamiche per affrontarne gli effetti.
Gesù ne parla nel Corso insegnandoci che non abbiamo fatto nulla in realtà che legittimi l’etichetta di peccato. Ciò che saremmo inclini a definire peccato – il nostro attacco a Dio mediante la separazione da Lui – è semplicemente una “minuscola, folle idea”, facilmente corretta facendo la scelta di accettare il principio di Espiazione, che afferma che la separazione non è mai avvenuta e pertanto non una cosa come il peccato.