D #178: In Un corso in miracoli ci viene costantemente ricordato che per dissolvere l’ego dobbiamo semplicemente “guardare” alle sue macchinazioni senza giudizio. In altre parole, con lo Spirito Santo o Gesù. Ed è questo processo di osservazione che mi blocca. Il Corso fornisce forse una formula “mentale” sotto forma di preghiera, frase o verso che posso utilizzare quando riconosco che il mio ego è al lavoro (che vuol dire, ovviamente, sempre)?
R: Riconoscere che il proprio ego è al lavoro è una componente fondamentale del suo disfacimento, dal momento che l’ego stesso non vorrebbe mai permetterti di vedere i suoi trucchi. Il blocco emerge perché non appena “vedi” il tuo ego (scelta della mente corretta), con la stessa velocità ti impaurisci e allora giudichi ciò che hai “visto” (scelta della mente sbagliata). La tua paura in realtà è venuta allora dalla tua capacità di guardare con la dolcezza non giudicante e la pazienza dello Spirito Santo o di Gesù nei confronti del sistema di pensiero dell’ego, e questo è il motivo per cui scappi. Così sii gentile con te stesso per il tuo non essere gentile con te stesso. Dal momento che si è stabilito che hai già avuto paura, certamente non vorrai produrti maggior paura punendoti per la tua mancanza di gentilezza. Alla fine del capitolo 5 del testo c’è una bellissima preghiera che puoi utilizzare ogni qualvolta fai esperienza di questo blocco:
Devo aver deciso erroneamente, perché non sono in pace.
Ho preso io stesso la decisione, ma posso anche decidere diversamente.
Voglio decidere diversamente perché voglio essere in pace.
Non mi sento in colpa perché lo Spirito Santo disferà tutte le conseguenze della mia decisione sbagliata se glieLo permetterò.
Scelgo di permetterGlielo, lasciandoLo decidere in favore di Dio per me. (T.5.VII.6:7,8,9,10,11)