D # 154: Dopo aver studiato Un Corso in Miracoli per 4 anni, attualmente sto facendo il volontario per una organizzazione Cattolica nelle Filippine, e vivo in una piccola comunità religiosa che lavora nei sobborghi poveri di Manila. Prima di andare a Manila ero consapevole delle differenze fra gli insegnamenti del Corso ed il Cattolicesimo Cristiano, avendo letto A Course in Miracles and Christianity: A Dialogue [Un Corso in Miracoli e il Cristianesimo: un dialogo] e Forgiveness & Jesus [Perdono e Gesù]. Tuttavia il mio desiderio di unirmi a questa organizzazione cristiana era forte e pensavo che non mi avrebbe impedito di studiare il Corso e di applicarne i principi per conto mio. Trovo tuttavia di essere sempre più infastidito dall’unirmi in preghiere o letture in cui si asserisce che Gesù soffrì e morì per i nostri peccati, ecc. Anche se gli insegnamenti sono così differenti, non voglio utilizzare il Corso per separarmi dai Cristiani, e vi chiedo come sia possibile essere fedeli sia al Corso sia alla mia comunità, evitando compromessi.
R: Ti sei messo in una situazione di vera sfida, situazione in cui tuttavia, se sei disponibile, c’è molto che puoi imparare nel tuo percorso di perdono. Se riesci a ricordare che il Corso ha a che fare solo con il contenuto o scopo e non con la forma o il rituale, puoi utilizzare le tue circostanze per approfondire la tua comprensione dei principi del Corso e la loro messa in pratica.
È solo il tuo ego che vorrebbe rendere le differenze relative a credenze e pratiche oggetto di giudizio in modo da separarti dal resto della tua comunità. Tu sei già consapevole di questa tentazione in te stesso, e questo è molto utile, perché rappresenta un ostacolo, all’interno della tua mente, all’esperienza dell’amore che è già presente in te.
Puoi rispettare le scelte dei tuoi amici riguardo al loro percorso spirituale senza dover accettare e abbracciare quelle credenze per te stesso. Contemporaneamente, dal momento che il Corso si focalizza solamente sui tuoi pensieri e credenze interiori, non c’è alcuna ragione per cui tu non possa rivolgerti allo Spirito Santo perché ti aiuti ad usare quei rituali e quelle forme, a cui ci si aspetta che tu partecipi, semplicemente come opportunità di unirti a loro nella forma in cui loro possono accettarti. Poiché, una volta che tu riesci a lasciare andare i giudizi che stai mantenendo sulle differenze di credenze, tutto ciò che rimarrà sarà l’amore, nella tua mente, che desideri condividere con loro. Tu non descrivi alcun conflitto esterno con gli altri, ma solamente un conflitto interno, e davvero non c’è bisogno di renderli consapevoli delle tue differenze di credenze, a meno che tu non ti senta fortemente guidato a farlo. Perché il tuo obiettivo non è di cambiarli, ma semplicemente di accettarli come sono (T.9.III.6:4).