D # 112: Ho recentemente sperimentato la perdita del secondo dei miei due amatissimi animali domestici. Prima della sua morte, ho provato ad utilizzare Un Corso in Miracoli per "salvarlo". Non volevo rinunciare a lui e mi sono arrabbiato molto quando niente di quello che provavo funzionava. In particolare, stavo leggendo la lezione 320 del Libro degli esercizi “Mio Padre mi dà ogni potere”. Comprendo che forse confondo i livelli, ma mi chiedo se qualcuno può spiegarmi e fare luce su dove mi sbaglio. Come posso utilizzare il Corso per attraversare questo processo di lutto? Il dolore è così intenso e non so come chiedere l'aiuto.
R: È abbastanza comprensibile che, nel desiderio di tenere nella tua vita il tuo animale domestico tanto amato, cerchi di salvarlo con tutti i mezzi a tua disposizione. E, a meno che tu non legga la lezione 320 nel contesto dell'intero Corso, è molto facile pensare che ti stia dicendo che dovresti avere il potere, fra l'altro, di salvare la vita del tuo animale domestico. Ma questo non è il significato di questa lezione. In Un Corso in Miracoli, potere, come tantissime altre parole, ha un significato specifico diverso da quello che pensiamo sia il potere dalla prospettiva dell'ego. Per l'ego, potere si riferisce alla capacità di cambiare e controllare le cose nel mondo. Ma siccome dalla prospettiva di Gesù, se non ancora dalla tua, il mondo è illusorio, allora questo non è per niente un vero potere.
Il Corso dice che in verità esistono soltanto due tipi di potere: il potere di creare ed il potere di scegliere o decidere. Il potere di creare, che implica semplicemente l'estensione dell'amore che è la nostra sola realtà, ci è stato dato da Dio quando siamo stati creati e rimane nella nostra mente, sebbene lo abbiamo nascosto e dimenticato. Ma questo potere funziona soltanto nel regno dello spirito e non ha nulla a che fare con il mondo di corpi e di forma dell'ego che pensiamo sia la nostra realtà.
Quando, desiderando di essere separati, ci è sembrato di voltare le spalle al potere della creazione, abbiamo fatto per noi stessi un potere sostitutivo: il potere di decidere (T.14.VI.5:6) – il potere di respingere l'amore di Dio e scegliere, come nostro insegnante e nostra guida, l'ego in tutte le sue numerose espressioni. Ma una volta che abbiamo reso reale per noi il potere di decidere, Gesù ci dice che possiamo dargli un altro scopo (T.14.VI.5:6.7) – invece che scegliere l'ego, possiamo imparare a scegliere come nostro Insegnante e Guida lo Spirito Santo, perché ci aiuti a svegliarci dall'incubo del sogno di morte, perdita e dolore che abbiamo fatto diventare la nostra realtà. Poiché una volta che crediamo di essere intrappolati nel mondo, l'unico potere a nostra disposizione è il potere di scegliere come guardare quello che abbiamo fatto (T.12.VII.9:1.2). Tutti i cosiddetti poteri del mondo ci tengono semplicemente radicati nell'illusione, rinforzando continuamente la credenza nei limiti e nella perdita, e rispecchiando la scelta in favore dell'ego e di tutte le sue ramificazioni.
Così quando la lezione 320 dice, “La Tua [di Dio] Volontà può fare ogni cosa in me, e poi estendersi anche a tutto il mondo attraverso di me” (W.pII.320.2:1), significa che quando scegliamo lo Spirito Santo come nostro Insegnante, tutta la colpa che sperimentiamo come risultato della nostra scelta in favore della separazione può essere disfatta attraverso il perdono. Quel perdono poi può estendersi attraverso noi ad altre menti che credono allo stesso modo di essere intrappolate in un corpo nel mondo. Nel contesto dei tuoi amatissimi animali domestici, questo significa che dapprima devi riconoscere la tua scelta di rendere reali la sofferenza e la morte, e poi portare quei pensieri e la colpa che li accompagna allo Spirito Santo per la liberazione. E in quel momento, quando permetti alla tua mente di essere guarita, la pace dentro di te si estenderà a coloro che sono intorno a te, compresi i tuoi piccoli amici che possono ancora provare il dolore e la paura nella loro mente. E saprai in quel momento che la separazione non è reale e nessuno e niente, compresa la morte, potrà privarti dell'amore.
Per un'ulteriore considerazione di come il Corso vede la morte e il dolore, puoi anche guardare la domanda #15, del 13 novembre 2002. La cosa importante è darsi il permesso di usare dolcezza nel processo del lutto.