Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 475 Qual è la posizione del Corso riguardo alla “decima”?

 

D #475: Sento spesso parlare del potere di donare il 10% di quanto si guadagna come modo per disfare una mancanza o la coscienza di scarsità, specialmente quando sembra che uno non possa permetterselo, come atto di fede nel fatto che l’abbondanza sia il mio stato naturale. Quali sono i vostri pensieri a questo riguardo?

 

R. Dal punto di vista di Un Corso in Miracoli questa è una confusione tra forma e contenuto, sebbene non ci sia nulla di sbagliato in questa decima, se è ciò che scegli di fare. Il focus del Corso è sempre sul cambiare il contenuto della nostra mente, perché questa è la causa dei nostri problemi. Pertanto un senso di scarsità, mancanza o bisogno deriva dalla nostra colpa per aver rifiutato la nostra vera abbondanza, la nostra Identità come parte della Totalità di Dio. "Senza colpa non c’è scarsità. Chi è senza peccato non ha bisogni" (CdP.1.II.3:5). Pertanto il disfacimento del senso di scarsità può avvenire solo mediante la nostra accettazione dell’Espiazione, il principio che afferma che la separazione da Dio è potuta avvenire e pertanto non è avvenuta. E questa accettazione si riflette nella nostra scelta di vedere i nostri interessi come uguali a quelli di chiunque altro, il che significa osservare senza giudizio tutte le espressioni dell’opposto nella nostra vita: competitività, rivalità, pensare in termini di o uno o l’altro, e tutte le forme di specialezza che rinforzano la nostra sensazione di essere separati gli uni dagli altri. Il sacrificio non è necessario, né viene considerato utile secondo il Corso. "Il sacrificio è una nozione totalmente sconosciuta a Dio" (T.3.I.4:1), un principio con il quale ovviamente le tradizioni bibliche e di altre religioni si si troverebbero in forte disaccordo.

"Solo tu puoi privarti di qualsiasi cosa. Non opporti a questa comprensione, perché è veramente l’inizio dell’alba della luce" (T.11.IV.4:1,2). Siccome proprio noi siamo responsabili delle nostre sensazioni di privazione, siamo noi gli unici che possono guarirle, guardando all’interno la nostra decisione di rifiutare l’Amore ed essere separati da Gesù o dallo Spirito Santo e a quel punto chiedere il Loro aiuto per capovolgere tale decisione attraverso la pratica del perdono nelle nostre relazioni. Tutto ha interamente a che fare con il contenuto della nostra mente, non con il comportamento. Potresti trovare interessanti i seguenti paragrafi che riguardano la scarsità e l’abbondanza: T.IV.3; T.4.II.6,7.