D #557: Ho la sensazione che tutto sia un’illusione, tuttavia all’interno del gioco dell’illusione talvolta sembra che i pensieri e quanto riguarda l’ego non siano davvero miei e, in alcune occasioni, provengano da altre entità o altri spazi. Talvolta, quando lo riconosco, se ne vanno. Gesù non è andato nel deserto per liberarsi di questo tipo di influenze? Cosa dice a questo riguardo Un Corso in Miracoli, se dice qualcosa?
R: Prima di tutto la Bibbia dice che Gesù va nel deserto per liberarsi dalle forze negative, ma come per qualsiasi altro resoconto della sua vita la maggior parte degli studiosi biblici è dell’opinione che molto, molto poco di questi resoconti si possa considerare basato sui fatti. Secondariamente Un Corso in Miracoli pone un’enfasi particolare sull’aiutarci a recuperare il potere della nostra mente così da poter essere guariti dall’erronea credenza di essere alla mercé di forze esterne a noi sulle quali non abbiamo controllo, e questo include anche il credere che ci siano entità che ci parlino. Portando avanti la strategia dell’ego ci siamo ritrovati fondamentalmente senza mente e pensiamo di essere vittime di ciò che ci viene fatto. Così l’aiuto che Gesù ci dà attraverso il suo messaggio e gli esercizi delle lezioni è addestrarci ad accettare gradualmente una sempre maggiore responsabilità per i nostri pensieri e le nostre percezioni fino a che non avremo più pensieri e desideri che non siano perfettamente in accordo con i suoi, che sono perfettamente in accordo con quelli di Dio.
Gesù non menziona mai la parola demoni e utilizza la parola diavolo nel Capitolo 3 del testo, dove afferma che il concetto stesso non ha alcun senso:
"Il ‘diavolo’ è un concetto terrificante perché sembra essere estremamente potente ed estremamente attivo. Viene percepito come una forza in lotta con Dio, combattendolo per il possesso delle Sue creazioni. Il diavolo inganna con menzogne, e costruisce regni in cui tutto è in diretta opposizione a Dio. Tuttavia attrae gli uomini invece che ispirare loro ripugnanza, ed essi sono disposti a ‘vendergli’ l’anima in cambio di doni senza alcun valore reale. Tutto questo non ha alcun senso" (T.3.VII.2).
Gesù procede con la sua correzione degli insegnamenti biblici tradizionali e poi ci fornisce una nuova definizione: "La mente può rendere molto reale e molto spaventoso il credere nella separazione, e questa credenza è il ‘diavolo’" (5:1). Per dirlo in breve, l’ego – e tutto ciò che riguarda l’ego – è radicato nei nostri stessi pensieri e credenze per i quali siamo completamente responsabili. Questo è ciò su cui si concentra il nostro lavoro di studenti del Corso: imparare a riconoscere come ci difendiamo contro questa verità e come ci proteggiamo per non ritornare mai alla nostra mente. Gesù ci addestra ad identificare queste difese così da riuscire poi ad identificare nella nostra mente la paura che ci ha portati a credere di aver bisogno di difese. Quando saremo ritornati nella nostra mente e ci saremo resi conto che l’ego non è altro che una credenza erronea che abbiamo accettato, semplicemente sorrideremo della stupidità per averlo mai preso seriamente e per aver mai creduto che ci fossero forze ed entità in grado di avere su di noi un’influenza negativa. Quindi il fulcro dell’insegnamento di Gesù è imparare come guardare il nostro ego con lui. Niente più di questo: solo guardare. E se lo facciamo con lui non ci sarà paura. L’approccio del Corso pertanto è molto semplice: ci sono solo l’ego o lo Spirito Santo e l’ego si fonda sul nulla. Infine, siccome in ultima analisi è solo una credenza, l’ego se ne andrà quando non daremo più valore a tale credenza. Non c’è bisogno di combatterlo o di cercare di scacciarlo. Guardalo semplicemente con Gesù e sorridi dolcemente: non ha esistenza se non nel nostro credere in esso.