D #662: Potreste commentare l’idea che "qualsiasi pensiero produce forma a qualche livello" (T.2.VI.9:14)? Magari fate un paio di esempi di come questo si possa riferire al lavoro con Un Corso in Miracoli.
R: Il significato di questa importante affermazione è che il pensare ed i suoi effetti sono simultanei, come ripete Gesù nella Lezione 19: "Il pensare ed i suoi effetti sono realmente simultanei, poiché la causa e l’effetto non sono mai separati" (L.pI.19.1:4). Come indicano le frasi precedenti del paragrafo Gesù stava cercando di insegnare a Helen, e a tutti noi, che affrontiamo la nostra paura del potere delle nostre menti credendo di poter avere pensieri "inefficaci" o "futili". Pertanto Gesù corregge questo dicendo che tutti i nostri pensieri hanno degli effetti. Egli sottolinea questo stesso insegnamento nelle Lezioni 16 e 17 del Libro degli esercizi. La maggior parte di noi è abituata a pensare che i nostri pensieri non abbiano effetto se non li condividiamo o se non agiamo in base ad essi. Questo perché non crediamo di essere menti. Oppure, se effettivamente lo crediamo, crediamo che la mente sia nel corpo. E quindi se il corpo non agisce in base ad un pensiero, il pensiero non avrà avuto effetti. Gesù sta dicendo che i nostri pensieri producono sempre effetti. Un pensiero di odio, per esempio, anche se tenuto totalmente "privato", ha un effetto nella mente della persona che ha tale pensiero, perché è un pensiero di separazione e quel pensiero bandisce la pace perché bandisce la verità. Questo, però, non significa che se hai pensieri di rabbia verso qualcuno e quella persona ha un attacco cardiaco siano stati i tuoi pensieri a causare l’infarto. Nessuno può scegliere per qualcun altro, come spiega Gesù nella Lezione 152, "Io ho il potere di decidere" (L.pI.152).
Presa a livello metafisico l’affermazione significa che ogni pensiero viene espresso nel sogno in termini di “copione”, analogamente ad una videoteca dove l’espressione di ogni pensiero sarebbe rappresentata da una videocassetta. Parti delle Lezioni 158 e 169 fanno riferimento a questo concetto di "copione" (L.pI.158, 169). Anche il nostro libro A Vast Illusion: Time According to A Course in Miracles discute nei dettagli questi e altri aspetti del tempo riscontrabili all’interno del Corso.