D 818: La diagnosi preliminare è che c’è un tumore maligno nel mio esofago nel punto in cui l’esofago entra nello stomaco. Il risultato è una grave costrizione che rende molto difficile deglutire. Ho visto molte domande riguardanti la preghiera e l’alleviare o l’eliminare disturbi maligni. La mia domanda è: quali preghiere dovrei usare per alleviare ed eliminare la crescita? Mia moglie mi aiuterà a pregare.
R: Prima di tutto devi continuare a cercare e seguire qualsiasi suggerimento e trattamento medico sia disponibile per aiutarti nella tua situazione. È importante essere chiari sul fatto che non c’è mai un aut-aut tra gli interventi medici e Un corso in miracoli. E poi, usando parole che siano personalmente significative per te e per tua moglie, dovresti dire qualsiasi preghiera ti porti conforto e ti rassicuri che non è la Volontà di Dio che tu soffra o faccia esperienza di dolore o paura.Le parole specifiche non sono così importanti come la decisione che prendi di permettere alla tua mente di essere unita con quella di tua moglie in uno scopo condiviso di guarigione.
Il Corso si focalizza sulla guarigione dei pensieri di non perdono che manteniamo nelle nostre menti contro noi stessi e non sul cambiare i sintomi nei nostri corpi, che il Corso considera effetti di quei pensieri. Tuttavia non c’è niente di sbagliato nel chiedere aiuto per le condizioni fisiche e Gesù riconosce che la maggior parte di noi, ancora identificata con il proprio corpo, continuerà a focalizzarsi o concentrarsi su questo (CdP.1.II.2). Forse potresti essere disponibile a considerare i tuoi sintomi come le espressioni esterne di un pensiero di malattia – l’ego per essere specifici – nella tua mente. Poi puoi portare i pensieri di paura e dolore nella tua mente a Gesù o allo Spirito Santo o a Dio o a qualsiasi presenza amorevole che trovi di maggior conforto per te. Il valore del focalizzarti nelle tue preghiere su qualsiasi pensiero di dolore, colpa o paura nella tua mente, come anche sulle preoccupazioni per il tuo corpo, è che includi nella prospettiva del Corso la sottostante causa della sofferenza e del dolore, come pure gli effetti, ossia i sintomi fisici.
Ci sono tantissimi passaggi nel Corso che puoi trovare d’aiuto e conforto nell’affrontare le ramificazioni della tua diagnosi. Uno in particolare, che riconosce il processo che tutti noi dobbiamo attraversare nel momento in cui ci impegniamo a mettere in pratica i principi di perdono del Corso, è la lezione 284 del libro degli esercizi: “Posso scegliere di cambiare tutti i pensieri che feriscono.”
“La perdita non è più perdita quando viene percepita correttamente. Il dolore è impossibile. Non c’è afflizione che abbia alcuna causa. Qualsiasi sofferenza non è altro che un sogno. Questa è la verità, che inizialmente deve solo essere detta e poi ripetuta molte volte e successivamente essere accettata come vera soltanto in parte, con molte riserve. Poi deve essere considerata sempre più seriamente e alla fine accettata come verità. Posso scegliere di cambiare tutti i pensieri che feriscono. E andrò oltre queste parole oggi, al di là di tutte le riserve per arrivare alla piena accettazione della verità in esse.” (L.pII.284.1; corsivo aggiunto).
Queste parole non vanno intese per negare o sopprimere qualsiasi cosa di cui tu stia facendo esperienza nel tuo corpo, ma piuttosto per offrirti la speranza che – come risultato del riconoscere il dolore, la paura e la loro fonte più profonda nella mente – il reale potenziale per la guarigione dei pensieri sottostanti diventa possibile.
Ci sono delle domande, come tu stesso osservi, che affrontano la tematica della preghiera e della guarigione. Due di esse possono essere di particolare rilievo per quanto ti preoccupa: la #149 e la #215.