D # 828: “Il sostituto della realtà” nel capitolo 18 afferma “Quell’unico errore, che ha portato la verità all’illusione, l’infinità al tempo e la vita alla morte, è stato tutto ciò che tu abbia mai fatto” (T.18.I.4:4). Mi sembra che vada al contrario. Non comprendo.
R: Gesù in questa sezione ci sta descrivendo cosa abbiamo accettato al posto della realtà come Dio l’ha creata. La verità, l’infinità e la vita sono tutte caratteristiche del Cielo, ma quando, come unico Figlio, abbiamo deciso di lasciare quello stato di Unità in Cielo, abbiamo tirato fuori un mondo sostitutivo tutto nostro, che poi abbiamo creduto essere la realtà e la verità. Questo mondo, che consiste in miliardi di entità individuali, è un mondo illusorio, naturalmente, perché separarsi dall’Infinità e dalla Totalità è impossibile – questo è quanto afferma il principio dell’Espiazione.
Quindi nella frase che citi Gesù sta dicendo che credendo di vivere in un mondo che non è il Cielo, abbiamo fatto dell’illusione, del tempo e della morte la verità, al posto di ciò che è “veramente” vero. Identificandoci con l’ego, abbiamo portato verità all’illusione. Un corso in miracoli corregge quell’errore portando l’illusione alla verità, dove viene disfatta.
Ciò che sembra tanto reale per noi non è affatto reale: è un’illusione che manteniamo nella nostra mente negando la verità e credendo in ciò che abbiamo fatto noi al suo posto. Il modo per disfare questa illusione è riportarla alla verità, che si trova anch’essa nella nostra mente, proprio come l’oscurità scompare quando si accende la luce.