Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 944 Qual è il miglior corso d’azione per me che sento colpa, rabbia e depressione?

 

D # 944: Sono da poco studentessa di Un corso in miracoli ed ho dovuto porre fine ad una relazione con un uomo perché sentivo sempre allontanarsi da me. Da allora mi sono sempre sentita profondamente depressa, una depressione che è stata così intensa che ho dovuto mettere da parte il Corso in attesa del momento in cui sarò più stabile. Sfortunatamente la mia famiglia è attualmente in crisi. Mia sorella maggiore  ha tendenze suicide ed è più radicata nella depressione di quanto non lo sia io. Vive con i miei genitori, sta ottenendo il divorzio, non ha entrate e sta perdendo la custodia dei suoi bambini. Nello stesso tempo, mio padre ha recentemente avuto un ictus ed è ricoverato.

Circa un mese fa mi trovavo a casa dei miei genitori quando mia sorella tentò nuovamente il suicidio. Sono stata io a toglierle la busta di plastica dalla testa. Mi sono resa conto che questo incidente con mia sorella quel giorno ha soltanto indebolito il mio stato mentale, e sono andata a casa virtualmente incapace di lasciare il letto. In quel momento ho deciso che era urgente per me uscire da situazioni che mi provocano ansia per costruire la mia forza ed uscire dalla depressione. Questo significa che non ho fatto visita all’ospedale per vedere mio padre o preso chiamate di mia madre riguardanti tematiche che avessero a che fare con mia sorella o mio padre. Proprio ora, mentre scrivo questo, il telefono continua a squillare. La prima chiamata era di mia sorella che chiedeva disperatamente il mio aiuto, la seconda era di mia madre. Ho sentito la richiesta di aiuto, ma so che non è mio interesse dare risposta. Mi sento in colpa, arrabbiata e impotente.

La mia chiarezza mentale non è affatto quella che dovrebbe essere. Puoi per favore aiutarmi dicendomi come approcciarmi a questa situazione secondo i principi del Corso?

 

R: Vista la situazione difficile che stai affrontando in questo momento, non sorprende che ti senta in colpa, arrabbiata e impotente. Poche persone nella tua situazione si sentirebbero in maniera diversa. Buon per te che riconosci i tuoi sentimenti e sei onesta al riguardo. Il farci guardare cosa sta accadendo dentro di noi e l’essere onesti in merito all’ego è uno degli obiettivi fondamentali di Un corso in miracoli. Solo essendo onesti in merito all’ego possiamo andare oltre esso e arrivare alla verità.

Il mettere da parte il Corso fino a quando ti sentirai più stabile suona come una buona decisione. Proprio ora hai bisogno di fare qualsiasi cosa ti sostenga nell’affrontare la tua depressione e la crisi familiare. Ricorda che dalla prospettiva di Gesù non importa se trai conforto dallo studiare il suo corso, il parlare con un terapeuta, guardare un tramonto o prendere una pillola. Quindi cerca qualsiasi aiuto di cui hai bisogno nell’attraversare questo momento difficile.

Il messaggio principale del Corso è che non siamo colpevoli. Pensiamo erroneamente di esserlo e abbiamo inventato un mondo che sembra rinforzare questa credenza. Uno dei modi in cui il nostro mondo inventato lo fa è presentandoci continuamente situazioni difficili che ci tentino a sentirci colpevoli e miserabili. Alla fine il Corso vuole che riconosciamo che la nostra colpa e miserevolezza sono solo difese che ci tengono separati dall’Amore di Dio, che si trova anch’esso nella nostra mente.

Molti di noi che studiamo il Corso, tuttavia, veniamo inavvertitamente beccati nell’usarlo per rinforzare la nostra colpa. Prima impariamo che abbiamo inventato questo mondo e scritto il copione di tutti gli eventi della nostra vita (sebbene lo abbiamo fatto al livello della mente dell’unico Figlio di Dio che si è addormentato e non come l’individuo che ora sembriamo essere). Poi incominciamo a sentire la colpa perché ci sentiamo in colpa o perché abbiamo relazioni speciali, o giudichiamo i componenti della famiglia quando “dovremmo sentire la loro richiesta di amore”.

Questa è una cosa crudele da fare nei nostri confronti ed è l’ultima cosa che Gesù vuole. Egli sa che se fossimo in grado di non giudicare, di avere relazioni sante e di percepire solo amore nei nostri fratelli non saremmo qui. Egli cerca solo di aiutarci a ricordare che tutte le situazioni dolorose che incontriamo qui possono servire ad insegnarci che c’è un altro modo (e alla fine ricordarci che di fatto noi non siamo l’individuo – separato, solo e spaventato – con cui ci siamo pienamente identificati).

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per applicare il Corso a qualsiasi situazione in cui ci troviamo è continuare a fare quello che facciamo, ma chiedere a Gesù o allo Spirito Santo nella nostra mente di aiutarci a guardarci mentre lo facciamo. Questo significa permetterci di essere pazzi, arrabbiati, tristi e così via senza giudicarci né giustificare quello che sentiamo e facciamo. Se siamo in grado di farlo, alla fine vedremo la nostra stessa paura soggiacente e la richiesta di amore. E sentiremo la compassione della presenza amorevole nella nostra mente che non ci giudica. Colmi di quell’amore, saremo in grado di chiedere allo Spirito Santo quale sia la risposta amorevole in qualsiasi situazione incontriamo.

Quindi, nel momento in cui guardi il tuo dolore e la sofferenza dei membri della tua famiglia, ricorda che dietro a tutto questo c’è la credenza condivisa (condivisa da voi tutti) che possiamo essere deprivati dell’amore. La sofferenza che chiunque di noi sente viene dal pensiero originale che ci siamo effettivamente separati dall’Amore di Dio – deprivando lui del nostro amore – e non potremo mai riaverlo.

Così, di nuovo, mentre lavori con le molte sfide che ti trovi ad affrontare in questo momento, al livello comportamentale fa’ qualsiasi cosa devi fare per aiutare te stessa e coloro che ami. Ricorda che il Corso non ha a che fare con il comportamento  ma col nostro modo di pensare (in altre parole con a quale insegnante chiediamo aiuto) e così non c’è nulla nel Corso che serva come guida per il comportamento. Ma c’è tutto nel Corso per aiutarci a scegliere l’insegnante corretto. Quindi chiedi a Gesù, o allo Spirito Santo nella tua mente, che ti prendano per mano mentre fai quello che hai bisogno di fare. Porta la tua attuale oscurità alla loro luce, che è ancora nella tua mente. Lascia che siano loro a mostrarti come guardare te stessa e la tua famiglia con compassione. Essi ti insegneranno (senza farti sentire sbagliata) un nuovo modo di guardare le perdite e le avversità della tua vita. Vedrai che né te né i membri della tua famiglia dovete sentirvi vittime di circostanze al di là del vostro controllo. E in quei momenti, quando ti senti in quel modo, una parte di te continua a sapere che l’Amore di Dio non se n’è andato da nessuna parte e neanche tu, e tu resti perfettamente al sicuro.