Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 971 Non riesco a relazionarmi con quanto fanno gli altri e questo mondo mi sembra noioso

 

D # 971: Dopo aver studiato e messo in pratica Un Corso in Miracoli per più di 20 anni, la mia vita è cambiata in modo significativo in termini di come e dove vivo, come passo il mio tempo e a come mi accosto alle situazioni su questo pianeta. Talvolta sento così tanto amore dentro di me che mi pare di poter esplodere. Tuttavia siccome "il mondo che vedo non offre nulla che io voglia", non riesco a relazionarmi con gran parte di ciò che le persone fanno per tenersi occupate. Spesso mi chiedo: “Qual è il problema?” Mi sento sempre più annoiato e tranne che per essere testimone di un occasionale miracolo, non vedo molte altre ragioni per restare nel piano fisico. Talvolta ho visioni che mi riempiono di gioia e che vanno al di là di qualsiasi cosa abbia sperimentato nella normale consapevolezza da sveglio, ma si tratta in questo caso di uno sviluppo piuttosto recente. Com’è il "mondo reale"? Cosa si "fa" lì? Sono forse bloccato in qualche punto nel mezzo?

 

R: Sembra che tu stia sovrapponendo altri sistemi di pensiero a quello di Un Corso in Miracoli. Il Corso non si preoccupa di ciò che viene fatto, in questo mondo o in qualunque altro. Questo perché Gesù sa che noi non siamo in questo mondo. Stiamo solamente sognando di essere qui per via della nostra intensa paura di risvegliarci e ritrovarci a casa in Dio. Gesù pertanto vede questo mondo e le nostre esperienze in esso come nient’altro che riflessi di ciò che accade nella nostra mente, non la nostra mente in quanto le persone che pensiamo di essere, ma la parte decisionale della nostra mente che esiste al di fuori del tempo e dello spazio. Quella mente ha il potere di scegliere tra due insegnanti: l’ego e lo Spirito Santo. La voce che ascoltiamo determinerà se ci sentiremo pieni d’amore oppure di colpa e di paura. E questo, ovviamente, cambierà profondamente la nostra esperienza del sogno che stiamo facendo. Quindi l’obiettivo di Gesù nel Corso è di aiutarci a cambiare il nostro scopo da quello di utilizzare il mondo per tenerci ancora più fermamente radicati nella colpa dell’ego, a quello di utilizzare il mondo come una dolce classe che riduce costantemente la nostra paura della nostra realtà in Cielo.

Ma prima di poterci veramente risvegliare, dobbiamo imparare ad ascoltare esclusivamente la Voce dello Spirito Santo, come ha dimostrato Gesù. Ad un certo punto, una volta raggiunto questo, sperimenteremo costantemente la vita attraverso i Suoi occhi di perdono. A quel punto saremo incapaci di proiettare colpa e vivremo in uno stato continuo di pace. Il simbolo del Corso per questo stato mentale è il mondo reale. Nulla di esterno sarà cambiato e non saremo andati da nessuna parte. Avremo semplicemente cambiato lo scopo del sogno che stiamo facendo. Il Corso ci dice che: "il mondo è la credenza che l’amore è impossibile" (T.8.IV.3:7). Allora potremo dire che il mondo reale è la conoscenza che l’amore esiste, pertanto il mondo è impossibile.

Ciò che ci porterà gradualmente dallo stato mentale in cui siamo attualmente a quello simboleggiato dal mondo reale, è il cambiamento mentale a cui il Corso si riferisce col termine di miracolo. Come il mondo reale, il miracolo non ha nulla a che fare con alcun fenomeno fisico. È solamente il cambiamento nella nostra mente dal sistema di pensiero dell’ego di peccato, colpa e paura al sistema di pensiero dello Spirito Santo di perdono.

Hai parlato di "fare occasionale esperienza del miracolo". Ricorda, però, che l’unico miracolo di cui il Corso si occupa, è il cambiamento di insegnante nella tua mente. Questa è la chiave per risolvere l’enigma sul motivo per cui dovremmo continuare a funzionare come le cosiddette persone normali in questo mondo, sebbene sappiamo non offra nulla di ciò che vogliamo. Anche se è vero che nulla in questo mondo fisico ci può dare pace o la felicità durature, questo mondo è l’aula scolastica in cui possiamo imparare che noi abbiamo gettato via quelle qualità e che esistono ancora nella nostra mente: la mente che abbiamo con così tanta fatica cancellato dalla nostra consapevolezza. E il modo in cui apprendiamo questo, di nuovo, è chiedendo allo Spirito Santo di aiutarci a guardare tutti i nostri pensieri e le nostre azioni attraverso i Suoi dolci occhi di perdono. Questo perdono è la cosa più vicina all’amore, che sia per noi possibile sperimentare in questo mondo. Non è l’Amore di Dio che tutto abbraccia, ma è un riflesso di esso attraverso il perdono di noi stessi e del mondo che pensiamo di vedere. Questo normalmente non ci dovrebbe far sentire come se volessimo esplodere o fossimo pieni di visioni di gioia. Piuttosto, si tratta più che altro di un tranquillo sorriso interiore che compare quando si fanno da parte i veli della colpa e del giudizio ed emerge la nostra compassione.

Il processo del Corso, allora, non è solitamente fatto di alti e bassi, ma piuttosto di esperienze di pace interiore ed esperienze di sapere che la nostra paura ci ha portato ad abbandonare quella pace.  Questo è un processo che può in effetti rendere più facile relazionarsi con quanto fanno gli altri per tenersi occupati. Non perché ci si debba relazionare con le loro attività, ma perché comprendiamo sia la paura sia il desiderio non soddisfatto di ritornare a casa che ci motiva tutti. E quando avviene tale comprensione, non ci sentiremo più intrappolati in questo mondo. Trarremo tutto il conforto di cui abbiamo bisogno semplicemente dal fatto di essere al posto giusto nella nostra mente.