Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 1259 Come posso portare un problema a Gesù nella mia mente se non sono consapevole di lui?

 

D #1259: Come posso portare un problema all’amore di Gesù nella mia mente se non sono nemmeno consapevole della sua presenza lì?

 

R: Detto in altri termini, portare un problema all’amore di Gesù significa guardare il tuo problema dalla prospettiva della tua mente corretta. Se pur abbiamo separato la mente corretta dalla nostra consapevolezza, essa è ancora lì. Abbiamo solo bisogno di scegliere sempre di più contro l’ego (la mente sbagliata) e poi riguadagneremo gradualmente la consapevolezza della nostra mente corretta. Man mano che il processo continua, arriveresti a sperimentare ciò come una presenza amorevole, non giudicante, e non avrebbe importanza chiamarla Gesù oppure no. Nella tua mente corretta sai che la separazione non è reale e così non proietti, non giudichi e non prendi seriamente qualsiasi cosa avvenga nel mondo. Attratto maggiormente dal perdono e dal disfacimento dei pensieri di separazione, ora vedresti automaticamente il tuo problema in una luce differente. Vorresti vedere che tu e chiunque altro siete la stessa cosa e minimizzeresti le differenze, senza ignorarle. Ti renderesti conto che la tua mente corretta rappresenta il tuo vero Sé e alla fine ti sentiresti più a casa lì che non nella casa dell’ego (la tua mente sbagliata) fatta di specialezza, giudizio, conflitto e morte. Ti accosteresti pertanto ai problemi che emergono nella tua vita in maniera molto differente, più in linea con il tuo scopo di chiedere aiuto per eliminare tutte le interferenze alla tua consapevolezza della presenza dell’amore.

Nelle Domande #319, #934 e #1127 puoi trovare altre discussioni correlate.