D # 293: Nel testo di Un corso in miracoli si dice: “Una volta che avrai accettato il Suo piano come l’unica funzione che vuoi adempiere, non ci sarà nient’altro che lo Spirito Santo non predisporrà per te senza sforzo da parte tua”; e in un altro punto: “Affida quindi tutti i tuoi bisogni a Lui. Egli li soddisferà senza porre alcuna enfasi su di essi”; e nel manuale: “Ti verrà fornito tutto l'aiuto che potrai accettare, e non ci sarà una sola necessità che non sarà soddisfatta”. Mi sono sforzato di comprendere ciò nel contesto del mondo, nel quale non posso fare promozione con i clienti, far iscrivere gli studenti ai seminari, o vendere libri, e in cui tuttavia ho bisogno di maggiori entrate. La sfida è nel bisogno di “non fare nulla” nel linguaggio del Corso, affidare i miei bisogni allo Spirito Santo, ed aver fiducia che “semplicemente” col perdono e con la disponibilità ad essere in pace, le mie bollette saranno pagate, in particolare quando sono circondato da centinaia di persone che sono schiave per 40 ore la settimana o di più. Sto forse cercando scuse, se lascio che sia lo Spirito Santo a prendersi cura dei miei bisogni, a inviarmi clienti o a vendere i miei libri, mentre io medito e sono felice?
R: Ci sono altri percorsi spirituali che insegnano e propugnano quell’approccio, ma questo non è l’insegnamento del Corso, anche se le parole che hai citato, se prese alla lettera, sembrano avere quel significato. L’idea chiave è di concentrarsi sul contenuto, non sulla forma. Il contenuto è che nelle nostre menti c’è una presenza amorevole, premurosa, confortante, non il Giudice Divino punitivo che ci hanno insegnato le religioni, né una presenza tipo mago Merlino che concede miracoli a coloro che considera degni. Alla fine della chiarificazione dei termini, nella sezione sullo Spirito Santo, Gesù ci aiuta a fare un passo avanti – come fa in dozzine di altri punti nel Corso – insegnandoci a distinguere tra forma e contenuto, esperienza e realtà, simbolo e realtà: “Sembra essere una Guida in un paese lontano, poiché tu hai bisogno di questa forma d'aiuto. Sembra essere qualunque cosa soddisfi il bisogno che credi di avere. Ma non è ingannato quando percepisci il tuo sé imprigionato da necessità che non hai. È da queste che Egli ti vuole liberare. È da queste che vuole metterti al sicuro” (C.6.4:6,7,8,9,10).
Quindi è questione di definire noi stessi ed i nostri bisogni, e saremo sempre mal guidati ed intrappolati se il nostro punto di partenza è che esistiamo realmente come corpi in un mondo fisico. Tuttavia, se ricordiamo che la nostra apparente vita corporea è una falsa identità che ha lo scopo di nascondere la nostra vera Identità di spirito, allora i nostri bisogni saranno definiti diversamente. Riconosceremo che il nostro solo bisogno reale è di svegliarci dal sogno di separazione e di riunirci con il nostro vero Sé in Cielo, e che tutto l’aiuto di cui abbiamo bisogno per farlo è già presente in noi. Il perdono allora diventa la nostra sola funzione significativa mentre crediamo ancora di essere qui (T.25.VI.5:3); e la sola preghiera significativa che potremmo mai proferire sarebbe per il perdono, come Gesù ci dice: “Coloro che sono stati perdonati hanno tutto” (T.3.V.6:3).
Quindi accettare lo scopo dello Spirito Santo significa vedere ogni aspetto della nostra vita come un’aula scolastica nella quale puoi imparare ad identificare ciò che stai facendo per bloccare la tua consapevolezza della presenza dell’amore, e poi chiedere aiuto al tuo Insegnante per compiere un’altra scelta. Condividendo il Suo scopo, affronteresti i dettagli e gli obblighi della tua vita responsabilmente, imparando allo stesso tempo che la pace di Dio in te non può essere influenzata da qualsiasi cosa avvenga esternamente. Occuparsi dei dettagli della nostra vita quotidiana ci offre un’infinità di opportunità per andare oltre la forma della nostra vita ed imparare che condividiamo tutti gli stessi interessi: condividiamo tutti lo stesso sistema di pensiero dell’ego e la sua correzione nella nostra mente corretta. Questa è la nostra funzione speciale, e a causa del modo in cui abbiamo impostato la nostra vita è il modo più efficace per disfare nella nostra mente il sistema di pensiero di separazione che è la causa ultima di tutta la nostra miseria ed infelicità. Chiedere allo Spirito Santo di sistemare ciò che è sbagliato nella nostra vita fisica/psicologica significa abdicare al prenderci la responsabilità della nostra infelicità e di conseguenza privarci del solo mezzo che abbiamo per disfare il nostro errore e riunirci con il glorioso Sé di Cristo che tutti noi siamo.
Le sezioni ne “Il canto della preghiera” (Supplemento di Un corso in miracoli) possono aiutarti ulteriormente, specialmente la prima, “La vera preghiera”. Inoltre abbiamo affrontato simili tematiche nelle domande # 72, # 116, # 259 e # 266.