D # 285: Talvolta quando chiedo alla voce interiore (Spirito Santo) di guidarmi, penso di ottenere una risposta e successivamente scopro che era stato l’ego a rispondere mascherato da voce interiore. Come faccio a sapere quando è la reale voce interiore che risponde e non l’ego?
R: La risposta alla tua domanda sta in un’altra domanda: che cosa cerchi veramente, e da chi? Molto del nostro chiedere viene da credenze, obiettivi e desideri nascosti, di cui non siamo consapevoli. Stiamo in questo modo cercando di rendere reali il nostro corpo ed il mondo, e l’ego risponde con entusiasmo. Possiamo essere certi che l’ego ha risposto perché la risposta non soddisfa mai veramente i bisogni che percepiamo, tanto meno i nostri bisogni reali. Nella situazione a cui tu ti riferisci è assai probabile che l’ego abbia risposto perché è all’ego che hai chiesto. Non c’è nulla per cui essere contrariato o di cui avere paura. E’ semplicemente che siamo identificati con il sistema di pensiero dell’ego più profondamente di quanto pensiamo. Come Un corso in miracoli ci dice: “Tu trattieni migliaia di pezzetti di paura che impediscono al Santo di entrare… io attendo con amore e non con impazienza, sicuramente me lo chiederai per davvero. Io verrò in risposta a un singolo inequivocabile richiamo" (T.4.III.7:2,9,10). Le parole molto importanti in questo brano sono “per davvero” e “inequivocabile”. Questo significa essere chiari, senza essere ostacolati da interessi diversi e senza ambiguità. Fintanto che crediamo nella nostra identità corporea e crediamo che i nostri problemi siano tutte le situazioni che devono essere risolte nel mondo, chiederemo con secondi fini, cercando qualcosa di specifico per placare il nostro senso di mancanza, soddisfare qualche bisogno o rendere più “celestiale” la vita nel mondo. Persino le nostre richieste per la pace di Dio spesso nascondono il fatto che desideriamo la felicità nei nostri termini. Se lo Spirito Santo dovesse rispondere a queste richieste, rinforzerebbe il nostro credere nella separazione.
La guida dello Spirito Santo è sempre al livello del contenuto e non della forma. Il Suo obiettivo è insegnare che il nostro unico problema è la separazione, e l’unica soluzione è il disfacimento del pensiero di separazione. Se, nel nostro chiedere imperfetto, siamo disposti ad unirci all’obiettivo dello Spirito Santo, saremo in grado di prendere decisioni in questo mondo, riconoscendo allo stesso tempo i “pezzetti di paura” e gli interessi egoici che conserviamo. Possiamo imparare che sebbene debbano essere prese delle decisioni, la nostra salvezza non si basa su queste decisioni. Questo ci apre alla percezione dello Spirito Santo e così alla Sua guida, senza rinforzare il nostro errato credere che il mondo e il corpo siano il problema.
La tua domanda viene discussa nel libro “Forgiveness and Jesus” di Kenneth Wapnick. Tuttavia viene posta in un altro modo: “La domanda cruciale, tuttavia, non dovrebbe essere ‘Come faccio a sapere quando sto ascoltando lo Spirito Santo’ ma ‘Perché non faccio quello che Lui mi dice di fare così da poter udire meglio la Sua Voce’?” [Parte III, “The Test for Truth”, pag. 318 (“La prova della Verità”)]. Non siamo ancora disposti a fare quello che Lui ci dice di fare, ed abbiamo ancora paura della Sua guida. Se non fosse così, ci sarebbe estremamente chiaro.
Finché abbiamo ancora paura abbiamo davvero bisogno di chiedere aiuto per vedere le credenze nascoste a cui ci aggrappiamo nei bisogni che percepiamo. Disfare la nostra credenza nel sistema di pensiero dell’ego richiede una pratica paziente.
Nel frattempo la nostra richiesta meno che perfetta è una preparazione per il momento in cui vorremo solo la risposta dello Spirito Santo. La verità è che abbiamo chiamato e Lui ha risosto. È la nostra paura di ciò che ci impedisce di ascoltare. La Sua risposta per ora è di mostrarci la paura che ci mantiene aggrappati alla nostra folle credenza nella separazione, nel corpo e nel mondo. Quando saremo pronti a lasciarli andare lo sapremo ed udremo solo la Sua Voce: “Sua è la Voce che ti richiama dov’eri prima e dove sarai di nuovo. È possibile anche in questo mondo sentire solo quella Voce e nessun’altra. Ci vuole sforzo e grande disponibilità ad imparare. È l’ultima lezione che ho imparato, e i Figli di Dio sono uguali come studenti così come lo sono come Figli” (T.5.II.3:8,9,10,11). Questo verrà quando saremo convinti che il nostro solo problema è il pensiero di separazione e la sola risposta è la correzione dello Spirito Santo, che sta disfacendo la credenza nella separazione.